Semafori intelligenti per la smart city
Il sito di informazione Il Post ha pubblicato la notizia relativa ai semafori stradali intelligenti citando un recente articolo del Wall Street Journal che spiega «cosa stanno facendo alcune startup e aziende automobilistiche per far sì che, grazie all’intelligenza artificiale, il traffico cittadino diventi un lontano ricordo».
Siamo in ambito smart city, concetto ampio in cui l’intelligenza digitale gioca il ruolo di risorsa per ottimizzare e innovare i servizi pubblici come, appunto, la gestione del traffico o come anche dell’energia e dello smaltimento rifiuti, tanto per fare due esempi significativi delle applicazioni digitali che possono aiutare le città ad intraprendere percorsi di sostenibilità economica ed ambientale. La Smart city sarà una delle grandi novità che Smart Building Expo, a Milano dal 13 al 15 novembre 2019, introdurrà ponendo in evidenza l’importanza e l’utilità dei processi che sperimentano ed applicano strategie smart con le tlc.
Torniamo ai semafori intelligenti americani (per il momento). Il Wall Street Journal informa ci sono ricerche con l’idea di «realizzare semafori che, oltre a guardare con un sensore cos’hanno davanti, possano comunicare con le auto e con tutti gli altri semafori, per rendere il traffico più fluido. Semafori dotati di intelligenza artificiale permetterebbero anche a certi veicoli – come ambulanze, auto della polizia e mezzi pubblici – di avere una sorta di precedenza».
Leggendo l’articolo si capisce che l’intelligenza artificiale per la smart city funziona se le vengono fornite quante più informazioni possibili. La startup Rapid Flow Technologies «sta lavorando a un piano di gestione del traffico chiamato Surtrac, già attivo in un quartiere di Pittsburgh. I semafori in cui è stato installato Surtrac comunicano tra loro, smaltendo il traffico in base ai dati a loro disposizione». Uno dei fondatori di RTC, ha spiegato che con Surtrac è l’incrocio stesso a decidere come programmarsi in base a quello che vedono i suoi sensori. Finora la sperimentazione ha permesso di diminuire il traffico di quel quartiere del 42 per cento».
Qualcun altro in Inghilterra, la startup Vivacity Labs, sta sperimentando un sistema i cui sensori non raccolgono solo informazioni, ma sono capaci di analizzare il traffico grazie alla telecamera connessa ad un computer e fare addirittura le previsioni sul traffico futuro. Non con la proverbiale sfera di cristallo, ma attraverso la mole di dati che il sistema riesce ad analizzare.
Ma secondo gli esperti della mobilità «i semafori da soli non hanno abbastanza dati: serve che anche le auto facciano sapere dove sono e dove stanno andando». A Las Vegas, città dell’azzardo, la Audi ha messo a disposizione alcuni modelli in grado di «ricevere informazioni su alcuni semafori prima ancora di arrivarci: se il semaforo verso cui sta per arrivare è rosso o no, e tra quanti secondi cambierà colore».