Internet delle cose e smart building: un mercato milionario

22 Settembre 2015 Smart Building Italia


Smart_BuildingCome riportato dal Corriere Economia, il mercato degli oggetti connessi alla rete cresce di dimensioni. Lo certifica l’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano secondo cui le startup che offrono soluzioni per la casa intelligente sono cresciute del 40% negli ultimi tre anni. Un’effervescenza imprenditoriale che si traduce in concreto con 8 milioni di oggetti tech già connessi in Italia, perlopiù tramite la rete dei cellulari. I ricavi toccano 1,15 miliardi di euro, il 23% dei quali provenienti dal settore casa (domotica): all’incirca 345 milioni di euro generati dagli smart building. L’Internet delle Cose, neologismo coniato da Kevin Ashton, co-fondatore e direttore esecutivo diAuto-ID Center (consorzio di ricerca con sede al MIT) nel 1999, non è semplicemente l’ultima moda tecnologica insieme agli schermi curvi dei nuovi televisori, ma è un concetto che ha interessanti potenzialità in termini di risparmio e quindi di sostenibilità: uno studio della società di consulenza manageriale McKinsey indica infatti che tra dieci anni l’uso diffuso di contatori intelligenti e smart-grid consentirà un risparmio energetico tra i 200 ai 500 miliardi di dollari.