Edilizia 2.0: l’impiantistica è la risposta per il rilancio del settore

28 Settembre 2015 Smart Building Italia


impiantistica_smart_building«Niente sarà come prima». Quante volte abbiamo sentito questa affermazione, magari senza fondamento? Stavolta il fondamento c’è, anzi ci sono le fondamenta. Come scrive oggi, lunedì 28 settembre, Il Sole 24 Ore l’edilizia «mostra i timidi segnali di ripresa» (nel 2016 cresceranno finalmente gli investimenti tra l’1,4 al 2,5%). Ma per quanto cauti, questi segnali sono sufficientemente chiari per definire una nuova realtà, «molto diversi da quelli esistenti prima della crisi». Quali sono questi segnali? «I nuovi cantieri saranno molto più tecnologici, rapidi ed efficienti», scrive il quotidiano economico. Secondo Lorenzo Bellicini, presidente del Cresme, il più autorevole istituto di ricerca delle costruzioni, «stanno infatti emergendo nuovi fattori propulsivi legati all’energy technology, alla gestione e alla riqualificazione del patrimonio esistente, alle innovazioni di prodotto e alle nuove tecnologie». Difatti, secondo il Cresme la crisi prolungata e dura ha risparmiato i settori più innovativi (non è una sorpresa) a partire dall’impiantistica che in dieci ha raddoppiato imprese e occupati, al punto che oggi il 30% delle aziende del settore ha una vocazione impiantistica. Numeri che indicano la correttezza della visione di All Digital – Smart Building e di la volontà di associarlo al SAIE di Bologna.