Da Vienna a Saint Albert, le vie della Smart City sono infinite
Dalla metropoli Vienna alla Saint Albert mignon le vie della Smart City sono infinite, il che rende lampante la potenziale inarrestabilità di un processo globale che sta portando buona parte dell’umanità ad abitare uno Smart World, sempre più connesso e digitalizzato. Il camaleontismo delle Smart City è stato appena messo in evidenza dalla ricerca “Smart City Strategy Index”, realizzata dall’agenzia di consulenza Roland Berger, che opera in 34 Paesi contando su circa duemilaquattrocento dipendenti.
L’indagine, giunta alla seconda edizione, è stata presentata nel corso della Milano Digital Week, destando molto interesse sia per la ricchezza dei dati che per le inedite prospettive che ne derivano. Fra le quali ne spicca una che non può fare molto felici gli italiani, ovvero l’assenza totale delle nostre città, Milano compresa, nel novero delle 153 Smart City chiaramente definite da una strategia di sviluppo che la Roland Berger individua nel rispetto degli standard relativi a sei macro-aree: amministrazione, sanità, istruzione, energia & ambiente, edifici, mobilità. Il numero delle Smart City “laureate” è quasi raddoppiato rispetto alla prima edizione del rapporto, pubblicata nel 2017, quando erano 87, mentre occorre sottolineare come l’attuale assenza di Milano sia dovuta soprattutto al fatto che molti processi di sviluppo “smart” non sono stati ancora deliberati in modo definitivo dal punto di vista amministrativo.
Una rete di trasporto pubblico capillare e precisa, una diffusione massiccia della connettività, un verde ovunque sviluppato e valorizzato e una tecnologia di assoluta eccellenza in molte infrastrutture, consentono a Vienna di ottenere quel punteggio di 74 centesimi che pone la capitale austriaca al primo posto dell’Index della Roland Berger, un punto avanti a Londra, la cui presenza non è certo una sorpresa, e due lunghezze di vantaggio rispetto a Saint Albert, cittadina canadese di 100mila abitanti che costituisce la presenza di gran lunga più inattesa nella classifica. Alto tasso di coinvolgimento della cittadinanza nelle strategie di sviluppo e organizzazione modello della mobilità urbana fanno di questo centro urbano dello stato dell’Alberta un autentico gioiello in ambito Smart City.
Per quanto riguarda l’immediato futuro, oltre all’augurabile approdo di Milano, e magari di altre città italiane nel prossimo Index, la classifica della Roland Berger vira in modo deciso verso l’Asia, continente la cui presenza domina fra i primi quindici posti, dove campeggiano il quarto di Singapore e la presenza di ben cinque città cinesi.
Sulle Smart City grandi e piccole si farà il punto nella Milano Smart City Conference in programma nel contesto di Smart Building Expo (13 – 15 novembre 2019) a Fiera Milano/Rho.