DL Milleproroghe: obiettivo comunità energetiche
L’emendamento offre la possibilità di produrre energia e aggregarsi in comunità di prosumer
Il provvedimento annuale del Governo, nato per risolvere alcune disposizioni urgenti e definito DL Milleproroghe mette le basi per la creazione di comunità rinnovabili e sistemi di autoconsumo collettivo.
Al momento il testo si trova alla Camera dove la settimana scorsa è stato approvato un emendamento dedicato all’autoconsumo da fonti rinnovabili direttamente dalle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio.
Il Dl Milleproroghe così modificato anticipa alcune norme comunitarie sulle rinnovabili, in particolare la RED II con misure specifiche per consentire a famiglie, comunità e imprese di trasformarsi in produttori di energia pulita. Importante è anche la nuova opportunità per gli edifici residenziali di installare un singolo sistema fotovoltaico alimentando diversi appartamenti e creando comunità energetiche locali autosufficienti.
Inoltre, se il Governo è al lavoro per adottare tale direttiva europea, il Milleproroghe permetterà di anticipare i tempi per l’autoconsumo collettivo ed energy communities.
Autoconsumo collettivo e comunità energetiche
La proposta di modifica permetterebbe ai consumatori di energia elettrica di associarsi per divenire prosumer e agire collettivamente a patto che questa attività non sia l’attività commerciale o professionale principale. Tra le condizioni che gli energy citizens dovranno rispettare, anche la produzione di energia destinata al proprio consumo con impianti alimentati da rinnovabili di potenza complessiva non superiore a 200 kW, la condivisione dell’energia prodotta utilizzando la rete di distribuzione esistente, per autoconsumo istantaneo anche attraverso sistemi di accumulo. Infine, nel caso di auto-consumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente, dovranno trovarsi nello stesso edificio.
La notizia di modifica è stata accolta positivamente da Legambiente, e definita dal senatore Gianni Girotto, Presidente della Commissione Industria al Senato, come “una rivoluzione nelle modalità di produzione e consumo dell’energia rinnovabile, che permette la realizzazione di Comunità energetiche e Autoconsumo Collettivo, passando dal modello centralizzato ad uno di democrazia energetica”.
E i privati? In Italia si contano circa 20 milioni di cittadini che vivono in 1,2 milioni di condomini datati, e che sprecano più della metà dell’energia acquistata per scaldare o rinfrescare: “Un’opportunità per auto-consumare l’energia, dimezzare il costo delle bollette e diminuire il fabbisogno nazionale di energia”.