I nuovi edifici broadband-ready. Smart Building anticipa la legge

26 Giugno 2014 Smart Building Italia


Il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli

Il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello GiacomelliLa rete come l’acqua, il gas, l’elettricità. Una commodity, insomma, a portata di tutti. E come tutte le commodities dovrà arrivare in tutte le case. In quelle di nuova costruzione, almeno. Il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli (nellafoto) ha infatti dichiarato in occasione di un convegno tenutosi all’Agcom che il Governo sta lavorando ad una norma che prevede «l’obbligo di predisporre nella fase di costruzione dei nuovi edifici la possibilità di un collegamento alla rete nelle abitazioni». Come ha riportato il sito Key4biz, la norma potrebbe rientrare in uno dei prossimi provvedimenti governativi, forse già lo “Sblocca Italia“.

La norma in cantiere – in linea con la Direttiva europea sul taglio dei costi di realizzazione della banda larga – si muove secondo quattro obiettivi: miglior utilizzo delle infrastrutture esistenti; miglior coordinamento delle future opere civili; razionalizzazione delle procedure di autorizzazione; predisposizione di edifici “broadband-ready”.

Coincidenza vuole che l’annuncio del sottosegretario Giacomelli arrivi a pochi mesi da All Digital Smart Building al SAIE di Bologna, evento progettato per favorire l’incontro tra TLC ed edilizia e dar vita agli “edifici intelligenti” in grado di connettersi alla rete e di funzionare grazie alla rete. Ora, l’annunciata norma broadband-ready del Governo arricchisce di contenuto la kermesse bolognese, cogliendo la principale ragione della collaborazione tra All Digital con il SAIE. Il concetto broadband-ready si muove, quindi, nella direzione che All Digital Smart Building ha voluto indicare con tempestivo anticipo e che la “sponda” governativa riempie adesso di significato concreto.