Lo smart installer è il futuro
Nel suo libro “In principio è la rete”, di recente pubblicazione, Antonio Preto, Commissario Agcom per le infrastrutture e le reti (nella foto), dedica un capitolo alla figura dello smart installer, una figura professionale che supera il tradizionale concetto del tecnico installatore e che si addentra nell’evoluzione tecnologica con le doti di un consulente. Senza tralasciare che questa inedita figura può essere un fattore importante per la crescita occupazionale. Di seguito pubblichiamo un estratto del capitolo.
[…] le potenzialità occupazionali non vengono ancora sfruttate appieno. Dati alla mano, la percentuale di ict professionals sul totale della forza lavoro nel nostro Paese è di poco superiore al 3%. […]
[…] c’è molta intelligenza che rischia di diventare inutilizzabile, se non nascono nuove professionalità: gli oggetti sono diventati smart; ma le persone? Siamo in grado di utilizzare le nuove tecnologie a pieno? Ad esempio mancano installatori smart; […] Accanto ai nativi digitali troviamo chi, anche non molto avanti negli anni, con queste tecnologie non ha praticità e va guidato in un percorso di conoscenza. Perché chi oggi è fuori dal digitale è un discriminato. […]
Ed è qui che entra in gioco una figura professionale con competenze specifiche, lo smart installer, che perde le sue vesti di tecnico puro e si trasforma in una vera e propria guida. Ascolta le esigenze del cliente; attua lo studio ambientale rispetto al contesto nel quale queste tecnologie vanno inserite e poi torna dal cliente per istruirlo sul loro esatto utilizzo. Un vero e proprio consulente digitale che va anche oltre la figura del mero tecnico. […] Vero e proprio “enabler”, che rappresenta il tramite attraverso il quale le intelligenze coinvolte vengono coordinate.
[…] La Commissione europea ha elaborato varie politiche per l’educazione ai media, oltre a quelle previste dalla direttiva sui servizi di media audiovisivi. L’invito della direttiva 2010/13/UE è quello di curare l’alfabetizzazione mediatica […]
Questo avanzare tumultuoso e anarchico ci impone di promuovere l’interoperabilità. […]
L’interoperabilità è, oggi, indispensabile per promuovere la concorrenza sui contenuti, sulle piattaforme e sui device. Il verbo è l’interoperabilità, e lo smart installer è il suo profeta. Occorre, dunque, creare questa nuova figura professionale che è naturalmente europea, perché europeo è il quadro normativo delle comunicazioni elettroniche, come sono europee le regole tecniche che disciplinano le tecnologie.
Serve una formazione interdisciplinare di alto livello che riguardi l’insieme delle tecnologie in gioco. Che insegni oltre alla tecnica anche la professionalità, attraverso un programma che raduni tutti gli attori interessati (Fondazione Ugo Bordoni, ministeri, categorie economiche e professionali, media partners, Agcom…). […]
Nonostante la crisi, ogni anno, nel settore la domanda di lavoro cresce del 3% a livello europeo. Mancano, però, figure specializzate. Si crea un paradosso. A una domanda sempre crescente, non corrisponde un’offerta adeguata. In un momento in cui, in altri settori, la disoccupazione attanaglia il nostro Paese, bisogna orientare i giovani verso queste nuove occupazioni. […]
“In principio è la rete” di Antonio Preto, Marsilio Editori, 2014, pp. 288