Safety negli edifici: il progetto in Puglia
Si chiama SAFETY – Smart Aid system for Fire and dangEr situations based on ioT technologY, e nasce dai fabbisogni di Vigili del fuoco, Residenze Sociosanitarie Assistenziali per Anziani e scuole per supportare le squadre di soccorso
Digital Transformation? Sinonimo di città intelligenti. Questo grazie alla diffusione di una serie di innovazioni e servizi pensati proprio per le Smart Cities.
E, se negli ultimi anni anche l’edilizia è stata coinvolta nell’evoluzione digitale, con innovazioni tecnologiche volte al risparmio energetico, al comfort personale e alla sicurezza delle persone, anche i sistemi di monitoraggio hanno virato in questa direzione, consentendo un sempre più elevato controllo su questi edifici.
In questo contesto si colloca il progetto SAFETY – Smart Aid system for Fire and dangEr situations based on ioT technologY, finanziato nell’ambito del POR Puglia FESR-FSE 2014-2020 (Innolabs). Il progetto nasce dai fabbisogni espressi direttamente dalle utenze finali come Vigili del fuoco, Residenze Sociosanitarie Assistenziali per Anziani (RSSA), istituzioni scolastiche e mira a creare un sistema in grado di supportare le squadre di soccorso (Vigili del Fuoco, Protezione civile, ecc.) in caso di incendi o altri eventi catastrofici, soprattutto quando si deve intervenire in edifici di ampie dimensioni, con diversi punti di accesso e con presenza di ospiti appartenenti a categorie deboli (anziani, bambini, ecc.) e in edifici contenenti beni di alto valore, come musei o gallerie d’arte.
Il progetto di ricerca, il cui coordinamento tecnico-scientifico è stato curato dal laboratorio IDA Lab dell’Università del Salento, principalmente focalizzato sulla sperimentazione di tecnologie abilitanti per la realizzazione di ambienti smart, ha visto la stretta collaborazione di diversi partner industriali e istituzionali (ITS-Informatica Tecnologie e Servizi, Cavalera, Elettrosud, Palmiotta, Leader, Sinapsi e Politecnico di Bari).
Il progetto, avviato a dicembre 2018, terminerà a dicembre 2020 e prevede una fase di sperimentazione sul campo, già avviata, con il coinvolgimento di diverse utenze finali tra cui Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce, Comune di Bari, Confcooperative Puglia, Confindustria Bari-BAT. I primi risultati ottenuti sono molto significativi, tanto da aver portato i partner di progetto a valutare l’opportunità di procedere ad una possibile industrializzazione su larga scala dell’intero sistema.
Per info: www.progettosafety.com