Se lo sport in diretta streaming finisce sui social network

6 Aprile 2016 Smart Building Italia


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«Questo autunno il Thursday Night sarà in streaming su Twitter». Con questo tweet Roger Goodell, l’Ad della NFL, la lega professionistica del football americano, ha annunciato non solo una novità – la partita del giovedì sera in diretta gratuita in tutto il mondo sul social network dell’uccellino, che ha battuto la concorrenza di Amazon e di Verizon – ma una rivoluzione clamorosa. Il mondo dello sport (spettacolo live per eccellenza) si lega a quello del digitale e dei social network, veicolo di diffusione globale in grado di catturare fasce di pubblico che non non guardano la TV.

Repubblica.it scrive infatti che «Da tempo la NFL ha il problema di raggiungere il numero crescente di tifosi (soprattutto giovani) che non hanno una televisione o che hanno rinunciato alle (ormai) tradizionali connessioni via cavo e satellitari per guardare tutto quello che vuole su internet grazie a smartphone, tablet e computer».

Cosa c’entra la notizia con lo smart building? Ovviamente, c’entra. Innanzitutto, le piccole e grandi innovazioni che avvengono negli Stati Uniti prima o poi solcano l’Atlantico e arrivano in Europa. E poi perché lo streaming, raddoppiato nel 2015 rispetto al 2014 per un totale di 172,4 miliardi di video visti, comporta capacità di banda, richiede insomma delle buone connessioni a banda larga per mantenere la stabilità del flusso (non vorrete mica assistere ad una diretta interrotta continuamente dal buffering?).

E quindi, i giovani forse non avranno più una televisione, ma una casa certamente sì. Ed una casa smart, connessa alla rete ed equipaggiata con un Wi-Fi efficiente, diventa un requisito fondamentale per godersi lo spettacolo. Ricordando che «content is king», oggi è il football, domani toccherà al calcio?