Rete Unica: al via il market test sul coinvestimento di Tim
Approvata la consultazione pubblica sull’offerta dell’azienda per la realizzazione di una rete unica ad altissima capacità in fibra
Notizia recente è quella dell’avvio di una consultazione sul tema dell’offerta di co-investimento che è stata notificata da Tim a fine gennaio scorso. Si tratta di una proposta che prevede la realizzazione di una nuova rete unica specificatamente ad alta capacità in fibra ottica capace di arrivare fino al locale dell’utente finale oppure alla stazione di base grazie alla condivisione del rischio a lungo termine proprio tramite cofinanziamento e accordi strutturali di acquisto.
TIM propone, nell’offerta, propone anche alcuni impegni da sottoporre a titolo di market test per la valutazione del livello di ammissibilità da parte dell’Autorità.
Nel dettaglio, l’offerta di co-investimento di Tim prevede la creazione di una nuova rete FTTH/B (VHC) in rete di accesso secondaria in 1.610 comuni e la contitolarità o condivisione del rischio a lungo termine attraverso partecipazione azionaria o anche accordi strutturali di acquisto. Si prevedono inoltre due modalità di accordi strutturali, tramite accesso alla semi-Gpon mediante acquisti IRU a 20 anni e l’impegno di acquisto di minimi garantiti per un decennio.
Si aggiunge nell’offerta anche l’eventuale partecipazione di investitori nel capitale azionario di FiberCop ed eventuali apporti o cessioni a FiberCop di asset.
La conformità dell’offerta di TIM è stata valutata dagli uffici dell’Autorità considerando i criteri previsti a livello di regolatori europei delle comunicazioni elettroniche e sono stati analizzati la trasparenza dell’Offerta, il periodo di apertura per l’adesione alla proposta, le condizioni e modalità di accesso alla rete VHC proposte dall’operatore e la flessibilità delle condizioni di accesso.
n questa analisi preventiva, AGCOM ha sottolineato che sono state richieste a TIM modifiche e integrazioni dell’offerta ai co-investitori, alla definizione delle condizioni di accesso e all’applicazione delle condizioni di accesso vigenti anche alla nuova rete VHC per tutti gli operatori, anche non investitori.
E se il Consiglio ha infine ritenuto il progetto ammissibile per l’avvio della consultazione pubblica, è stato precisato che possibili co-investitori e richiedenti accesso potranno fornire pareri circa la conformità degli impegni offerti alle condizioni stabilite dal Codice medesimo e proporre ulteriori cambiamenti.