Le regole AgCom per l’Internet of Things

16 Maggio 2016 Smart Building Italia


internet of things

C’è stato un aumento del mercato del 30% nel 2015. Ma c’è un altro forte indizio sulla crescente dimensione che sta assumendo l’Internet Of Things. Si tratta del faro che l’AgCom ha acceso sul tema pubblicando la settimana scorsa una delibera delle sim che danno connessione agli oggetti come termostati, contatori ed anche automobili. Lo scrive Affari & Finanza, l’inserto economico de La Repubblica, che commenta «È solo l’inizio».

L’intervento dell’Authority era stato chiesto da tempo dagli operatori telefonici nazionali per «consentire loro di fornire servizi internet delle cose tramite sim straniere». Per competere con i concorrenti europei e i colossali over the top americani (Google o Apple) c’è insomma bisogno di regole, anche «per favorire un mercato aperto a tutela degli interessi degli utenti e prevenire i rischi monopolistici». Oltretutto, le regole possono servire per l’affermazione di standard condivisi affinché «il frigorifero smart parli la lavastoviglie smart anche se di marca differente».

«Gli operatori internazionali stanno cercando di creare protocolli proprietari mentre sarebbe bene avere standard interoperabili. – ha detto qualche giorno fa il commissario Antonio Nicita al Corriere delle Telecomunicazioni – Stiamo favorendo un coordinamento nazionale per affermare uno standard, ma tutto questo sarebbe più efficace se fatto a livello europeo. Che è quanto sta facendo il Berec. Il tema dell’interoperabilità riguarda molto i dispositivi installati nei veicoli e in casa».