Calcio e diritti tv, i rischi della piattaforma unica di trasmissione

27 Luglio 2021 Smart Building Italia


“Grande è la confusione sotto il cielo”, affermava Mao Tse Tung con una frase che è entrata nella storia. Parole che, nella ben più piccola realtà del calcio italiano, si adattano perfettamente a quanto sta accadendo in tema di diritti televisivi per la trasmissione dei prossimi campionati di serie A.

Dell’argomento si è discusso in un recente webinar organizzato da Key4biz e che ha visto la partecipazione di Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, e di Francesco Siliato, esperto di media dello Studio Frasi e docente al Politecnico di Milano.

Prima di dare conto delle considerazioni più importanti emerse nel corso dell’evento virtuale, è opportuno ricordare il ribaltamento della situazione televisiva deciso dalla Lega Calcio per il prossimo triennio 2021-2024, con l’offerta di Dazn preferita a quella formulata da Sky, per molti anni detentrice dei diritti di trasmissione. Una scelta che comporterà, quale piattaforma unica di trasmissione, la diffusione in streaming delle partite del massimo campionato di calcio.

“Le connessioni Internet non sono uniformi in Italia, e in alcune parti del Paese sono difficoltose – ha sottolineato Francesco Siliato -. Il calcio di serie A non sta vivendo dei grandi momenti, e adesso rendere più difficoltosa la connessione per i tifosi sarà un problema che potrebbe superare persino quello generato dalla creazione della Superlega, poi rientrato”.

Gli ha fatto eco Massimiliano Dona, che ha ricordato anche la situazione caotica generata dall’esito dell’asta per i diritti della serie A: “In precedenza Sky nella sua offerta includeva gratuitamente un voucher di accesso alla piattaforma di Dazn. Quest’ultima adesso sta contattando molti clienti Sky con le comunicazioni sull’offerta per le prossime stagioni della serie A perché, appunto, avevano in precedenza beneficiato del voucher. Però, anche coloro che erano soltanto clienti Sky, senza voucher, stanno ricevendo da Dazn comunicazioni sulle nuove offerte commerciali… Insomma, una grande confusione”.

Relativamente all’accordo con Timvision, sempre per la trasmissione della partite di serie A, annunciato da Dazn subito dopo l’esito favorevole dell’asta, Siliato lo considera una contromossa di Tim dopo l’ingresso di Sky nel mondo delle telecomunicazioni con una propria offerta per il collegamento domestico in fibra. “I tifosi per me ci perderanno – ha commentato -, ma magari ci guadagna la rete nazionale. Un altro aspetto interessante è poi rappresentato dall’intervento dell’AGCOM su Dazn, con l’invito a non concedere a Timvision l’esclusiva per la diffusione via Internet delle partite”.

C’è poi un possibile problema derivante dalla particolare posizione assunta da Tim nella vicenda dei diritti televisivi per il prossimo triennio calcistico. “Se Tim cercasse di convincere l’utente intenzionato a beneficiare del pacchetto calcio ad aderire anche ad una sua offerta di connettività – ha spiegato Massimiliano Dona -, ecco che la cosa sarebbe molto preoccupante dal punto di vista della libertà di scelta dei consumatori, ma ancor di più dal punto di vista dell’Antitrust”.

“Grande è la confusione sotto il cielo”, scrivevamo in apertura. Pochi, però, sanno che la frase di Mao proseguiva così: “quindi la situazione è eccellente”. Affermazione, quest’ultima, che con tutta probabilità non avrà niente a che fare con la prossima stagione televisiva del calcio…