CEDIA chiama gli architetti a Smart Building

6 Luglio 2016 Smart Building Italia


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CEDIA (acronimo che sta per Custom Electronic Design & Installation Association, organizzazione internazionale nata negli Usa nel 1989 che riunisce gli interessi dell’industria delle tecnologie per la casa e che fornisce ai progettisti l’accesso alla formazione e percorsi di certificazione) conferma la sua presenza a All Digital – Smart Building per il terzo anno consecutivo con un seminario didattico rivolto agli architetti e ai system integrator che prevede anche il rilascio di crediti.

Architetti e integratori di sistema sono le figure fondamentali per favorire la diffusione delle tecnologie all’interno degli edifici, target strategico su cui insistere con l’informazione e la formazione. Anche quest’anno, dunque, dopo le felici ed affollate esperienze degli scorsi due anni, CEDIA consolida la sua partnership con Smart Building ed organizza l’incontro in cui verranno presentate le evoluzioni tecnologiche e le modalità di integrazione dei sistemi. «Principalmente comunichiamo agli architetti un concetto basilare, – spiega Pietro Montemarano, relatore del seminario – e cioè che non è conveniente chiamare in fase di progettazione i singoli tecnici installatori come l’elettricista, l’idraulico o l’antennista. Bisogna invece affiancarsi a professionisti che abbiano le competenze per coordinare e guidare i vari tecnici in base alle esigenze della committenza».

Nella maggioranza dei casi si continua a lavorare ostinatamente per “compartimenti stagni“, ogni tecnico assolve al proprio compito senza preoccuparsi d’altro, ed è invece sempre più necessario saper integrare le varie tecnologie perché «le problematiche più grosse sono le reti, la loro funzionalità e la loro capacità di far interagire i vari sistemi tecnologici, che magari hanno protocolli propri», dice Montemarano.

Probabilmente in questi ultimi anni è aumentata la sensibilità nei confronti della materia, ma spesso gli architetti lamentano la mancanza di clienti che richiedano soluzioni innovative per la loro abitazione. «Ritengo, tuttavia, – risponde Montemarano – che in mancanza di conoscenze, difficilmente un architetto è in grado di suggerire soluzioni relative alla sicurezza. all’entertainment, alla building automation. Si tende insomma all’abitudinarietà, lasciando fare agli installatori, anch’essi comodamente adagiati nella consuetudine». Viceversa, le opportunità possono essere molte. E conoscere consente di far fare il salto di qualità alla professione di architetto.