Smart Installer: missione integrare

9 Ottobre 2014 Smart Building Italia


Lo Smart Installer, un unico professionista per le tante tecnologie e i tanti impianti che “entrano” in casa con l’obiettivo dell’integrazione. Il progetto Smart Installer, che debutta a All Digital – Smart Building, è innanzitutto un programma di formazione, Ne parliamo con i formatori Fabrizio Bernacchi e Tiziano Santoro.

Lo Smart Installer per la Smart City. Naturale che il lancio di questa nuova figura professionale avvenga a All Digital – Smart Building, che ne ha fatto uno dei suoi temi forti. Per l’occasione, i due centri di formazione IPCenter ed eCletticaLab hanno confezionato un ciclo di workshop professionali che traduce nella pratica il concetto di Smart Installer: la formazione come primo ed importante passo «per creare il tecnico che si addentra con competenza in quella che si definisce la dimensione di internet 3.0», dice Fabrizio Bernacchi di eCletticaLab. «Oggi – prosegue – all’interno delle case ci sono impianti diversi progettati per compartimenti stagni e che quindi non dialogano tra di essi. L’idea che nasce a All Digital è invece quella di creare competenze di tipo trasversale per arrivare a fare l’integrazione tra gli impianti e ottenere un unico ecosistema». Dunque, l’elettricista che nel frattempo ha cominciato a montare anche impianti domotici dovrà imparare a confrontarsi con il mondo delle reti e delle telecomunicazioni, l’installatore televisivo dovrà intraprendere il percorso inverso. «Trasversalità è la parola chiave in questa fase evolutiva della professione dell’installatore e dell’elettricista, trasversalità che va a toccare tutte le applicazioni per lo smart building e dell’internet delle cose, l’estensione di internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti», continua Bernacchi. Un processo che si sostanzia attraverso un’attività formativa come quella del “progetto pilota” a All Digital di Bologna. «Del resto, è lo stesso mercato e il comportamento dei consumatori che spingono verso l’integrazione. – spiega Bernacchi – Già oggi oltre il 60% delle persone utilizza uno smartphone collegandolo a internet più volte al giorno. Ciò significa che l’interazione verso la multimedialità aperta è fondamentale, e quindi integrare significa poter offire all’utente la possibilità di avere un’interfaccia unica per fare e governare tante cose: regolare la temperatura di casa, registrare un programma televisivo e via elencando». A Bologna il ciclo di seminari va letto anche come un messaggio importante rivolto agli installatori: «Per sviluppare l’attività e renderla competitiva, è necessario che l’installatore conosca la serie di tecnologie che progressivamente saranno all’interno della casa, che sappia qual è il livello di interoperabilità dei sistemi. – spiega Tiziano Santoro di IPCenter – Perché è necessario? Perché deve saper rispondere al consumatore, consigliarlo e indirizzarlo verso il livello di integrazione a lui più congeniale: questo è lo Smart Installer». È per tale ragione che lo Smart Installer è anche un progetto di marketing. «Chi sceglierà di integrare le proprie competenze con le nuove conoscenze saprà infatti come approcciare il mercato di domani, avrà gli strumenti adeguati per la nuova realtà che già oggi si palesa all’orizzonte», conclude Santoro. Lo Smart Installer, una marcia in più in un mercato che evolve.
Vedi la pagina dei seminari e iscriviti ai corsi, clicca qui.