Broadband ready: la norma in aula per la discussione parlamentare. A All Digital – Smart Building è dedicato il convegno di apertura

Mercoledì 22 ottobre prende avvio All Digital – Smart Building al SAIE di Bologna, un’area dedicata all’edificio intelligente che coniuga l’integrazione tra le tecniche di costruzione e le nuove tecnologie tlc. L’evento viene inaugurato dal convegno “Broadband and broacast ready”, tema che prende spunto da una norma anticipata l’estate scorsa dal Sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli e che la settimana scorsa è stata inserita come emendamento al decreto Sblocca Italia. prevedendo l’obbligo di predisporre l’allaccio alla banda larga negli edifici di nuova costruzione e in quelli soggetti a pesanti ristrutturazioni a partire dal primo luglio del 2015. Questo provvedimento dovrebbe essere discusso in aula a partire da oggi, lunedì 20 ottobre. L’argomento del convegno di apertura di All Digital – Smart Building, a cui partecipa Alessio Beltrame, capo della segreteria di Giacomelli, arriva perciò “sulla notizia”, offrendo alla platea motivi di attenzione verso questa novità dall’alto potenziale in termini di lavoro. Secondo il testo gli edifici avranno l’obbligo di “essere equipaggiati di un’infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all’edificio, costituita da adeguati spazi istallativi e da impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica, fino ai punti terminali di rete”. Tali edifici “a norma” dovranno inoltre esibire un’etichetta (rilasciata da un tecnico specializzato) con la dicitura “predisposto alla banda larga”. Cosa che già succede, per esempio, in Germania, Francia e Svezia, Paesi che hanno già adottato l’etichetta volontaria “broadband-ready”. Quattro i piani di intervento contenuti nella direttiva: migliore utilizzo delle infrastrutture esistenti; miglior coordinamento delle future opere civili; razionalizzazione delle procedure di autorizzazione; e, appunto, la predisposizione di edifici “broadband ready”.