Turismo: la scommessa digitale
Venerdì scorso, 17 ottobre, il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, è intervenuto alla seduta conclusiva di TdLab, il laboratorio del turismo digitale del MiBACT, istituito lo scorso maggio per definire e favorire l’attuazione della strategia digitale per il turismo in Italia. Ora, il piano strategico elaborato dovrà essere trasformato in azioni concrete secondo tre ambiti di intervento: interoperabilità e big data, sviluppo digitale e promozione, commercializzazione. A proposito di questo piano il Touring Club, che ha partecipato al TdLab, rappresentato da Massimiliano Vavassori, direttore del Centro Studi, scrive nel suo sito «partendo dall’analisi delle debolezze strutturali del sistema turistico italiano. il piano spinge verso un cambiamento generalizzato che passa dalla digitalizzazione del sistema turistico: dalle offerte di prodotto al sistema di prenotazione, dalle vetrine online alle possibilità di creare pacchetti personalizzati semplicemente utilizzando meglio e in modo coerente le risorse digitali. Un modo per recuperare i ritardi che il nostro Paese ha accumulato rispetto ai competitor del mercato internazionale e per rappresentare davvero una risorsa per la ripresa dell’Italia». Il settore turistico ha bisogno della tecnologia digitale; per molti operatori significa spesso cominciare da una connessione alla banda larga, cosa alla quale sono spesso esclusi. Colmare questo ritardo è l’argomento del seminario “Digital Divide e sistemi multiutenza: soluzioni per il comparto turistico e alberghiero” in programma sabato 25 ottobre. Soluzioni che devono essere conosciute dagli operatori turistici al fine di rendere disponibili a tutti i loro clienti l’offerta di applicazioni che spesso esigono la banda larga. La stessa revisione della valutazione qualitativa delle strutture ricettive sembra puntare a questo obiettivo, vincolando hotel ed altre strutture ricettive ad un approccio broadband ready fin dalle tre stelle.
Il piano strategico è consultabile all’indirizzo tdlab.beniculturali.it
