European Performance of Building Directive: date e soglie da raggiungere

30 Marzo 2023 Smart Building Italia


EPBD (Energy Performance of Building Directive) è la Direttiva dell’Unione Europea volta a determinare e regolare la prestazione energetica degli edifici: un’iniziativa nata per monitorare tutti i building in Europa e che permette di certificae ciascun immobile con un rating a punti in tema di prestazione energetica.
Obbligatoria, ovviamente, è la certificazione energetica successiva alla valutazione energetica di ogni edificio esistente sul territorio nazionale.

L’EPBD viene utilizzata anche per dare ai governi europei concreti strumenti nell’ottica di diminuire i fabbisogni  del parco immobiliare di ciascuna nazione

I dati attestano che il 62,3% degli edifici residenziali e il 37,8% di quelli non residenziali in Italia ricadono in classe energetica F o G e che i consumi energetici medi a livello nazionale, sia il settore residenziale che terziario in Italia si attestano al di sotto della media di consumo europea.

Clicca QUI per approfondire il commento di Pasquale Capezzuto per Smart Building Italia circa la revisione della Direttiva Europea 

La revisione dell’EPBD

Il 25 ottobre 2022 è stata introdotta nella revisione, “in aggiunta agli attuali requisiti minimi di prestazione energetica per edifici e componenti  in caso di interventi, nuove “norme minime di prestazione energetica” a livello UE per gli edifici  che presentano le prestazioni peggiori”, questo rimandando ai piani nazionali di ristrutturazione le modalità e le scadenze specifiche entro le quali gli edifici dovranno ottenere le classi di prestazione energetica superiori a quelle di cui all’articolo 9, paragrafo 1, entro il 2040 e il 2050.

“Riguardo agli edifici residenziali la proposta di direttiva prevedeva all’art. 9 che gli edifici con attestato di prestazione energetica di classe G fossero soggetti a ristrutturazione e migliorati almeno fino a raggiungere la classe di prestazione energetica F entro il 2030 e la classe E entro il 2033″.

EPBD: le modifiche introdotte sulle nuove costruzioni

L’articolo 7 della proposta di nuova Direttiva riunisce tutte le disposizioni in materia di nuovi edifici; in particolare (nuovi edifici):

  • Dal 1° gennaio 2027 tutti gli edifici nuovi occupati da enti pubblici o di proprietà di quest’ultimi devono essere «Edifici ad emissioni zero».
  • Dal 1° gennaio 2030 tutti gli edifici di nuova costruzione devono essere «Edifici ad emissioni zero».
  • Fino all’entrata in vigore delle disposizioni dei due punti sopra, tutti i nuovi edifici devono essere almeno «Edifici ad energia quasi zero» e soddisfare i requisiti minimi di prestazione energetica delineati all’articolo 5 della Direttiva.
  • Il potenziale di riscaldamento globale (GWP) del ciclo di vita degli edifici di nuova costruzione dovrà essere calcolato a partire dal 2030 in conformità con il quadro Level(s).
  • Oltre alla prestazione energetica, gli Stati Membri devono valutare anche le condizioni climatiche interne salubri, l’adattamento ai cambiamenti climatici, la sicurezza antincendio, i rischi connessi ad attività sismica intensa e l’accessibilità per le persone con disabilità

 

 

Le modifiche introdotte sulle ristrutturazioni di edifici

Con riferimento alla ristrutturazione degli edifici esistenti, la proposta di nuova Direttiva fornisce le seguenti indicazioni (ristrutturazione edifici):

  • Alle attuali disposizioni per le ristrutturazioni importanti sono state integrate nuove norme minime di prestazione energetica a livello UE per gli edifici pubblici e per quelli non residenziali caratterizzati da prestazioni peggiori, determinando un aumento dei tassi di ristrutturazione.
  • Oltre alle norme minime di prestazione energetica, agli Stati Membri è data facoltà di introdurre delle norme minime nazionali all’interno dei loro Piani di Ristrutturazione degli Edifici.
  • Sono introdotti passaporti facoltativi di ristrutturazione per fornire ai proprietari un piano di una ristrutturazione graduale del loro immobile.
  • Sono previste disposizioni più severe per eliminare ostacoli e barriere alla ristrutturazione, identificando anche gli strumenti di supporto finanziario e incentivi rivolti a quei progetti di ristrutturazione profonda o che interessano complessi di edifici.

La proposta di modifica dell’EPBD include ulteriori disposizioni

Attestati di prestazione energetica Miglioramento delle disposizioni in materia di Attestati di prestazione energetica, loro emissione e visualizzazione e banche dati:

  • Comparabilità nell’Unione: entro il 2025 tutti gli attestati devono essere basati su una scala armonizzata (riferimento Allegato V).
  • La classe A sarà rappresentativa di un «Edificio ad emissioni zero», mentre la classe G comprenderà il 15% degli edifici aventi le prestazioni peggiori all’interno del panorama edilizio nazionale.
  • L’indicatore è basato sul consumo specifico annuale (espresso in kWh/m2/y) a cui sono stati integrati indicatori sulle emissioni di GHG e sulle energie rinnovabili.
  • La validità degli attestati per edifici in classe energetica compresa tra la D e la G è ridotta a 5 anni al fine di fornire al cittadino informazioni sempre aggiornate.
  • L’obbligo di disporre di un attestato di prestazione energetica, oltre ai nuovi edifici, è esteso agli edifici sottoposti a ristrutturazione profonda, agli edifici per i quali è stato rinnovato il contratto d’affitto e a tutti gli edifici pubblici (indipendentemente dalle loro dimensioni).
  • Gli Stati Membri istituiscono banche dati nazionali per raccogliere dati in merito agli attestati di prestazione energetica, ai passaporti di ristrutturazione degli edifici e agli indicatori di predisposizione all’intelligenza

La soglia per l’installazione obbligatoria dei sistemi di automazione e controllo degli edifici dovrebbe essere abbassata per gli edifici non residenziali a decorrere dal 2030; inoltre, gli edifici residenziali nuovi e gli edifici residenziali sottoposti a ristrutturazioni importanti devono essere dotati di determinate funzionalità di monitoraggio e controllo per migliorarne e ottimizzarne la gestione e il funzionamento a partire dal 1 gennaio 2025.

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