Le potenzialità dello Smart Installer

27 Ottobre 2014 Smart Building Italia


Lanciata ufficialmente a All DIgital – Smart Building la nuova figura professionale che dovrà occuparsi di integrare i prodotti e i servizi digitali per la casa e rendere possibile l’interoperabilità tra di essi.

Antonio Preto, commissario Agcom per le infrastrutture e le reti (nella foto), intervenuto al convegno sullo Smart Installer, ha rivendicato con tutta la simpatia del caso la paternità di una definizione che ha un solido fondamento economico. Secondo il rapporto “Connected Home” dell’americana BI Intelligence, il valore degli oggetti smart si aggira oggi attorno ai 60o milioni di dollari, nel 2019 sarà di 1,8 miliardi con una crescita media annua del 67%, una dinamica di molto superiore a quella relativa a tablet e smartphone. Il dato è impressionante, dentro le case si gioca gran parte del futuro dell’economia digitale. Ecco il motivo pragmatico della necessità di avere a disposizione per il consumatore di un tecnico le cui competenze siano all’altezza dei prodotti e dei servizi che governeranno i consumi energetici (facendoci risparmiare), l’illuminazione, la sicurezza, le Tlc. Uno per tutti.
All Digital – Smart Building al SAIE di Bologna ha perciò tenuto idealmente a battesimo la figura dello Smart Installer, dedicando all’argomento il convegno di chiusura, sabato 25 ottobre, con una serie di interventi che hanno sondato ogni aspetto relativo a questa figura del tutto inedita: da quella normativa a quella dell’accreditamento, da quella economica a quella fondamentale della formazione. Intanto, la scelta del luogo: il SAIE, maggiore fiera italiana dell’edilizia, in cui All Digital ha proposto la convergenza tra edilizia e Tlc. E difatti, Alberto Zanellati di CNA ha specificato che lo Smart Installer deve essere un professionista che si affianca al progettista e al costruttore edile fin dalla fase della progettazione e per tale motivo la formazione di questo professionista «deve essere continua e permanente». Infatti, solo attraverso programmi formativi strutturati egli «avrà la possibilità di diventare “proprietario” delle tecnologie», ha aggiunto Claudio Pavan di Confartigianato.
E poi, in un periodo prolungato di crisi in cui si dibatte l’industria edile, l’adozione di tecnologie digitali può essere un nuovo volano di ripresa e di sviluppo, ha suggerito Mario Frullone della Fondazione Ugo Bordoni, cosa che magari potrà scatenare la concorrenza tra i vari tecnici che oggi lavorano singolarmente ai vari impianti che fanno funzionare la casa. Lo Smart Installer ha la potenzialità di essere lo strumento per posizionarsi prima e meglio in ragione dell’evoluzione tecnologica. Lo Smart Installer è quindi un investimento che va fatto con tempestività e concepito per il lungo periodo perché, appunto, la formazione deve essere permanente.
Condizione essenziale perché la figura di Smart Installer si imponga sul mercato e si qualifichi con le sue competenze è la chiarezza per distinguerlo sul mercato anche attraverso l’individuazione di regole e di standard comuni. Luigi Perissich di Confindustria Servizi Innovativi ha individuato in un lavoro di autoregolamentazione tra le parti interessate la possibile soluzione, rivolgendosi conseguentemente ad un ente di accreditamento “in modo da aiutare il consumatore a riconoscere la professionalità di cui necessita”. Le potenzialità affinché lo Smart Installer possa avere successo esistono. «È, infatti, evidente il bisogno di una riqualificazione digitale dei nostri edifici, veri e propri colli di bottiglia per la diffusione compiuta delle tecnologie digitali», ha aggiunto Antonio Preto. Insomma, il digital divide si annida dentro le nostre case, viceversa l’Agenda DIgitale punta a dare a tutti i cittadini pari opportunità di usufruire dei servizi digitali. Si è parlato non a caso di riqualificazione visto che l’obiettivo che si è dato Federcostruzioni è la ristrutturazione degli edifici anche in termini smart. Intervenuta alla fine del convegno, Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione Emilia Romagna ha annunciato che il concetto di Smart Building sarà uno dei temi centrali di SAIE 2015. Con lo Smart Installer come suo cardine.