Pannelli fotovoltaici: come proteggerli dagli agenti atmosferici?
Pioggia, vento, neve e grandine: sono fenomeni che certamente giovano al nostro ambiente, ma che possono influenzare rendimento e potenza dei pannelli fotovoltaici.
I pannelli fotovoltaici non necessitano di cure continuative, ma bisogna considerare che le variazioni stagionali sarebbero in grado di danneggiarli.
Come proteggere i pannelli fotovoltaici?
Durante la primavera e l’estate piogge e grandinate, seppur fenomeni meno pericolosi di alcuni delle stagioni fredde, possono danneggiare i nostri pannelli fotovoltaici.
Ad esempio la pioggia, normalmente, un impianto ben realizzato non dovrebbe risentire di danni derivanti dalla pioggia, ma pannelli montati in modo errato o vecchi possono essere soggetti a infiltrazioni di acqua.
I pannelli non integrati possono riscontrare infiltrazioni di acqua nei fori di fissaggio e causare dei danni all’abitazione.
Nei pannelli integrati, invece, l’acqua può penetrare tra i moduli danneggiando i circuiti.
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Cosa fare?
Prioritario compiere ispezioni periodiche da parte di installatori professionisti, per assicurarsi del corretto montaggio del proprio impianto.
Poi c’è il vento, tra tutti l’agente atmosferico più comune: se però le raffiche di vento sono particolarmente forti e violente, è necessario prestare particolare attenzione soprattutto se il tetto è piano, inserendo dei sostegni in acciaio, che possano consentire l’inclinazione dei moduli così che il vento ci passi attraverso senza forza.
Qual è l’impatto ambientale dei pannelli fotovoltaici
Infine la grandine, contrariamente a ciò che si può pensare, uno degli agenti atmosferici meno pericolosi per i pannelli fotovoltaici installati con un’inclinazione verso sud da cui non proviene mai grandine. Ma sarà sempre importante proteggere il proprio impianto anche stipulando un’appropriata assicurazione che copre i danni anche da eventi eccezionali.
E il caldo può danneggiare i pannelli fotovoltaici?
Se le temperature superano i 25°C i moduli possono andare incontro a un surriscaldamento capace di compromettere il rendimento.
La qualità dei pannelli fotovoltaici sarà determinante: dovranno infatti avere un coefficiente di temperatura elevato, e si potrà ricorrere a una copertura temporanea delle superfici riflettenti grazie a tessuti isolanti o con strutture automatizzate capaci di valutare la temperatura dei pannelli fotovoltaici ed intervenire.
Autunno e inverno
Se la neve solitamente non rappresenta un problema per i pannelli fotovoltaici che, inclinati, lasciano scivolare gli accumuli nevosi, se però è abbondante, con il suo peso potrebbe creare danni meccanici alla struttura di sostegno e alla produzione energetica.
La neve accumulata, poi, può ghiacciare ostacolando il corretto funzionamento dei pannelli fotovoltaici che devono quindi essere sempre tenuti puliti.
Poi la condensa, che colpisce soprattutto i pannelli integrati sul tetto riducendone la produzione e poi portando alla corrosione dei circuiti metallici. Sarà quindi necessario prevedere un’adeguata ventilazione dello spazio retrostante i pannelli e l’apertura dei pannelli per far evaporare l’acqua