Dalla Regione Veneto 20 milioni di euro per efficientare gli edifici pubblici

1 Dicembre 2023 Marco Ventimiglia


Approvata la delibera rivolta al miglioramento delle prestazioni energetiche delle strutture pubbliche non residenziali. Domande da presentare entro il 31 gennaio

Venti milioni di euro per efficientare gli edifici pubblici possono apparire come un primo passo ragionando su scala nazionale, ma diventano sicuramente molti di più se li si rapporta ad una realtà regionale. Anche per questo assume rilevanza l’iniziativa della Giunta della Regione Veneto che ha da poco approvato una delibera che assegna, appunto, 20 milioni di euro al nuovo bando per interventi che consentano il miglioramento delle prestazioni energetiche di edifici pubblici, non residenziali.

Una delibera che è stata proposta dall’assessore regionale ai Fondi dell’Unione Europea, Federico Caner, di concerto con la vicepresidente e assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, e l’assessore allo Sviluppo Economico ed Energia, Roberto Marcato. Il testo prevede un sostegno economico per interventi di miglioramento dell’efficienza energetica da realizzare in scuole, palestre, municipi, ospedali e strutture sanitarie, centri culturali ed altri edifici pubblici, così da abbattere i costi e ridurre l’impatto sull’ambiente.

Le risorse dai fondi europei

“Si tratta di un’opportunità green per le amministrazioni del nostro territorio – ha spiegato Elisa De Berti -. Opportunità che si concretizza grazie ai fondi europei e, in particolare, al Programma Regionale Veneto FESR 2021-2027. Alla base c’è la consapevolezza che la qualità degli spazi incide sulla qualità della vita di quanti li utilizzano. Proprio per questo motivo, la Giunta della Regione Veneto continuerà a promuovere azioni per rendere gli edifici sostenibili e rinnovati”.

Per quanto riguarda le modalità operative indicate nella delibera, potranno presentare domanda di contributo Comuni, Unioni di Comuni che si occupano di svolgere in forma associata la gestione dell’intero patrimonio edilizio o che svolgano servizi collegati alla gestione degli stessi. Ed ancora, Province, la Città metropolitana di Venezia. Compresi anche i Comuni capofila che sono in possesso di convenzioni stipulate con altri Comuni entro la data di presentazione della domanda per la durata non inferiore ai 5 anni. Infine, fra i possibili beneficiari ci sono le Unioni montane che abbiano ricevuto dai Comuni di appartenenza delle convenzioni entrate in vigore entro la data di presentazione dell’istanza e che dimostrino una durata minima di 5 anni.

Percorso verso l’autosufficienza

L’assessore Roberto Marcato ha sottolineato come “rendere le nostre strutture pubbliche quanto più possibile autosufficienti dal punto di vista energetico è un passo importante nel percorso verso l’affrancamento dalle fonti fossili. Si tratta di un’iniziativa importante che porterà significativi vantaggi in termini di migliore accessibilità e fruizione da parte delle comunità locali ad edifici pubblici. Anche questo bando si colloca nell’ambito delle numerose azioni che la Regione del Veneto sta portando avanti in campo energetico e che confluiranno nel nuovo piano energetico regionale che intendo portare in Giunta entro fine anno”.

Tornando ai contenuti della delibera, le istanze per accedere al contributo regionale andranno compilate esclusivamente online, attraverso il nuovo Sistema informativo per la Programmazione dei fondi RVE della Regione Veneto, con scadenza dei termini fissata alle ore 17 del 31 gennaio 2024. Le domande che verranno approvate potranno ricevere un sostegno economico fino a un massimo di 1 milione di euro.

 

Marco Ventimiglia

61 anni, dal 1989 giornalista professionista de l'Unità dove ha ricoperto vari ruoli dapprima nella redazione sportiva e poi in quella economica. Esperto di nuove tecnologie, ha realizzato per anni il supplemento Unità Multimedia e curato il Canale Tecnologia su Internet. Negli ultimi anni realizza sul Web articoli sulla transizione energetica, la mobilità elettrica, il rinnovamento del patrimonio immobiliare, oltre che dare conto delle evoluzioni politiche e normative in materia.