Il Rapporto Annuale sull’efficienza energetica 2023
A fronte dell’imminente revisione della Direttiva EPDB (Energy Performance of Buildings Directive), chiamata anche Direttiva Case Green, che a dicembre 2023 ha visto la definizione di accorto polito provvisorio a livello europeo.
Aa gennaio 2024 l’approvazione del testo da parte della Commissione Industria Ricerca Telecomunicazione Energia del Parlamento Europeo.
Il prossimo step si prevede che sarà concretizzato a marzo 2024, con la votazione definitiva in sessione plenaria attesa tra l’11 e il 13 marzo 2024.
Tra i molti aspetti disciplinati dalla direttiva EPDB si segnala che al 2050 si intende raggiungere l’obiettivo di un parco edilizio residenziale ad emissioni 0, e obiettivi intermedi di:
- ridurre il consumo medio di energia primaria del 16% entro il 2030
- ridurre il consumo medio di energia primaria del 20-22% entro il 2035
Le suddette riduzioni fanno riferimento allo scenario di partenza del 2020, per questo è utile analizzare Il Rapporto Annuale sull’efficienza energetica 2023, pubblicato da ENEA a dicembre 2023
Il Rapporto Annuale sull’efficienza energetica 2023 – il contesto italiano di riferimento
Nel Rapporto viene fatto il punto della situazione sulla situazione normativa che disciplina l’ambito energetico nazionale, in particolare viene ricordato che a giugno 2023 il Ministero della Sicurezza Ambientale e dell’Energia (MASE) ha inviato a Bruxelles una proposta di aggiornamento del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), con la finalizzazione del PNIEC attesa a giungo 2024.
Saranno definite le nuove linee guida nazionali con proiezioni al 2030 e le misure a corredo per promuove efficienza energetica e rinnovabili.
In particolare viene previsto il seguente contributo dei diversi meccanismi di sostegno:
Il Rapporto Annuale sull’efficienza energetica 2023 – la domanda e gli impieghi di energia in Italia
La domanda di energia primaria nel 2021 è aumentata dell’8,5% rispetto al 2020 ma in lieve calo rispetto al 2019 (-1,1%).
L’incremento dei consumi di energia si deve alla ripresa dell’economia italiana dopo le limitazioni alle attività economiche nel 2020 per la gestione della pandemia.
Sono in aumento anche i consumi del settore della trasformazione (+11,3%): in particolare, +3,8% per la produzione di energia elettrica e calore (+7,2% da fonti energetiche fossili), +14,0% nelle raffinerie e +26,1% in cokerie e altiforni.
Nella seguente figura viene riportato l’andamento degli ultimi anni con ripartizione per settore dei consumi finali di energia.
In particolare, nel periodo 2005-2021 l’industria ha ridotto i consumi energetici del 32,1% (-2,4% medio annuo), il settore trasporti ha registrato un calo dei consumi di energia del 15,7% (-1,1% medio annuo)., mentre il settore civile è l’unico settore che nel periodo 1990-2021 ha avuto un incremento dei consumi di energia.
Il Rapporto Annuale sull’efficienza energetica 2023 – efficienza energetica negli edifici
Gli edifici in Europa pesano per circa il 40% sui consumi totali di energia.
In Italia, la maggior parte del parco immobiliare è stato costruito prima del 1990, secondo normative che non garantiscono né i livelli di sicurezza e connettività richiesti agli edifici moderni né tantomeno una prestazione energetica realmente sostenibile.
Tramite l’elaborazione dei dati ricavati da SIAPE da parte di ENEA, sarà possibile individuare lo stato dell’arte e le traiettorie progressive e proiezioni per raggiungere gli obiettivi prefissati per i prossimi anni.
Da una prima analisi risulta che rispetto al 2020, nel 2023 siamo in linea (leggermente meglio) rispetto alla traiettoria di riduzione della prestazione energetica degli edifici.
Nella seguente figura si riporta la distribuzione delle classi energetiche degli edifici in Italia