Il progetto Filierasicura per la cybersecurity delle imprese

9 Febbraio 2017 Smart Building Italia


Cor.Com pubblica oggi un lungo articolo dedicato alla cybersecurity nelle imprese. Interessante lettura perché Industria 4.0 non è più un concetto teorico, ma un chiaro indirizzo strategico del Governo ed anche perché il tema della sicurezza IT ben si associa all’ambito in cui Smart Building Expo si terrà nel novembre prossimo, in contemporanea cioè a SICUREZZA 2017.

Con l’automazione e la connessione delle tecnologie di produzione si presentano rischi inediti, di categoria 2.0: bisogna perciò stare all’erta o meglio ancora premunirsi. Anche perché «dal report annuale di Cisco emerge che le aziende che hanno subito un attacco informatico lo scorso anno – scrive Cor.Com – si stanno leccando profonde ferite: oltre il 20% di quelle colpite ha perso clienti, fatturato e opportunità di business». Una su cinque.

cybersecurityInsomma il rischio esiste, eccome, ma il messaggio fatica ad arrivare al mittente: ecco perciò che un progetto come Filierasicura, di cui parla Cor.Com nell’artcolo, può magari essere lo strumento che avvicina il tessuto territoriale al tema della cybersecurity.

«Filierasicura punta a difendere le filiere produttive del Paese e i sistemi industriali più a rischio – spiega Cor.Com – secondo un piano di triennale di ricerca pubblico-privato». Filierasicura è guidato dal Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Infomatica), coinvolge otto università e centri di ricerca italiani e partner come Cisco e Leonardo (cioè Finmeccanica).

Enrico Mercadante, responsabile dei progetti di digital transformation, architetture e innovazione di Cisco Italia, dice che l’ispirazione di Filierasicura è quella di «un futuro digitale che farà aumentare i rischi: più l’ambiente è dinamico e aperto, più la cybersecurity diventa prioritaria. Stiamo già parlando con le aziende perché il loro contributo è essenziale per tradurre concretamente gli sforzi dei ricercatori».

«Secondo Mercadante – spiega ancora l’articolo di Cor.Com – è giunto il momento di abbandonare la logica legata al mero costo degli investimenti che, a dirla tutta, nemmeno giustifica l’immobilismo visti i danni che si evitano. Serve un cambio di approccio perché il problema della sicurezza in fabbrica e nelle filiere è urgente. La questione è ampia e soprattutto culturale».

cybersecurity«Stiamo facendo un grande sforzo con le istituzioni formative, tramite le nostre Cisco networking academy e le iniziative nelle scuole superiori e nelle università – ricorda Gianmatteo Manghi, direttore commerciale Enterprise e PA di Cisco e responsabile dei progetti per la digitalizzazione delle infrastrutture del programma Digitaliani (nella foto) – Propagare la cultura digitale, in particolare quella legata alla cybersecurity, è l’arma migliore per favorire la digitalizzazione delle attività economiche».

«L’idea di Cisco, tradotta dal piano Filierasicura – conclude l’articolo di Cor.Com – è far viaggiare insieme ricerca e concretezza per aumentare di conseguenza la sensibilità delle imprese e dar loro vantaggi competitivi. Creare reti aperte e collaborative di cybersecurity nei settori e fra i settori è fondamentale. Perché, se ancora non fosse del tutto chiaro, connettere le fabbriche e digitalizzare le filiere non è un possibilità, ma un passo obbligato per un paese che voglia davvero entrare nell’era di Industria 4.0».