Emme Esse: impianto digitale terrestre in fibra ottica
Gli operatori, in special quelli che si occupano di installazione elettronica, conoscono già il dettato della Legge 164 che modifica il Testo Unico dell’edilizia con l’articolo 135 bis obbligando la presenza di un’infrastruttura fisica multiservizio passiva all’interno delle abitazioni di nuova costruzione e in quelle oggetto di importanti ristrutturazioni. Alla luce di questa norma, le case produttrici hanno predisposto nei loro cataloghi tecnologie in grado di soddisfare le nuove disposizioni di legge.
Emme Esse, per esempio, azienda di Manerbio (Brescia), dal 1957 specializzata nella progettazione e produzione di antenne e amplificatori, antenne satellitari, componenti per la ricezione televisiva e accessori per installazione, che quest’anno celebra quindi il 60° anniversario, presenta la novità dei convertitori ottici per digitale terrestre, 80619T (a sinistra nella foto) e 80619R, rispettivamente trasmettitore e ricevitore ottico, per la realizzazione di un impianto digitale terrestre in fibra ottica.
Spiega l’azienda: si tratta di un sistema a costi contenuti per la distribuzione DTT (47-1000 MHz) multiutenza ovvero punto-multipunto, su singola fibra monomodale, per applicazioni tipicamente FTTH. L’installazione è piuttosto facile, basta collegare al trasmettitore ottico il segnale RF digitale terrestre, prestando attenzione al valore suggerito sul datasheet/catalogo. Il segnale viene quindi convertito in ottico ad una lunghezza d’onda di 1310 nm ed è pronto per essere ripartito verso più nodi ottici di riconversione.
Per fare ciò è possibile utilizzare i cavetti preconnettorizzati ed i partitori/derivatori ottici con connettore clik, oppure dei cavi multifibra indoor o outdoor da intestare il loco. Il tutto è disponibile nel catalogo EmmeEsse.
Il numero dei nodi ottici massimi gestibili dal sistema dipende dalla struttura dell’impianto e da come viene gestito il power budget a disposizione. Per darvi un’idea della potenzialità, in una distribuzione a stella con partitori si potrebbero anche raggiungere fino a 32 nodi ottici di conversione in cui posizionare un convertitore ottico/elettrico per poi andare direttamente in presa o prevedere ulteriori partizioni in base al segnale in uscita. Insomma, un impianto di grandi dimensioni.
In corrispondenza di ogni nodo ottico va posizionato un ricevitore 80619R che riconverte il segnale in elettrico. Le sue dimensioni estremamente ridotte lo rendono di facile installazione. Il ricevitore è inoltre dotato di un comodo indicatore LED a doppio colore che fornisce un’indicazione sul livello di segnale (LED spento: livello di segnale ottico troppo basso, LED rosso: livello di segnale troppo elevato con rischio saturazione, LED verde: segnale ottico compreso nella soglia di corretto funzionamento). Entrambi i convertitori utilizzano un connettore ottico SC/APC.
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