Cybersecurity: quali rischi (e soluzioni) per lo smart building?
«In un mondo sempre più interconnesso, le nuove tecnologie emergenti apporteranno notevoli benefici, ma anche nuovi rischi e vulnerabilità. Quali di esse nascondono un maggior rischio potenziale?», se lo chiede Il Giornale dell’Installatore Elettrico. Domanda legittima e quantomai tempestiva alla vigilia di Smart Building Expo in contemporanea con SICUREZZA: la cybersecurity è argomento non trascurabile.
Il Giornale dell’Installatore Elettrico cita un’indagine condotta dal Software Engineering Institute della Carnegie Mellon University fatta per conto dell’organismo del Dipartimento della Sicurezza Interna degli Usa (Us-Cert) «che ha evidenziato quali tecnologie dovranno essere tenute sotto controllo perché potenzialmente molto vulnerabili».
Nel caso in cui, per esempio, i sistemi di trasporto intelligente, che l’Us-Cert stima di vedere adottati in massa fra cinque-dieci anni, venissero violati la previsione è di scenari catastrofici: semafori impazziti, veicoli a guida autonoma fuori controllo, furti di credenziali, numerosi incidenti e danni nei confronti di persone e oggetti.
Per quanto riguarda gli smart building, resi più efficienti, confortevoli e sicuri grazie all’utilizzo di sensori Internet of Things e l’analisi dei dati, «i rischi maggiori riguardano le tecnologie legate alla sicurezza: sistema antincendio, telecamere e controllo degli accessi potrebbero infatti venire compromessi, creando notevoli disagi. La domanda sorge spontanea – scrive, insomma, Il Giornale dell’Installatore Elettrico – saremo al sicuro nelle nostre case intelligenti?».
Alla domanda (lecita) sulla voce cybersecurity rispondono i numerosi seminari in programma a SICUREZZA.