Una nuova norma tecnica per il settore BIM: la UNI EN ISO 7817-1:2024

4 Ottobre 2024 Dario Ridolfi


Il Building Information Modeling, di seguito abbreviato in BIM, non è semplicemente un software ma un metodo di lavoro con cui modellare digitalmente in modo dinamico e multidisciplinare un’opera dalla sua progettazione, fino alla realizzazione e al suo mantenimento.

In Italia il BIM in Italia ha avuto una propulsione in campo di appalti pubblici, introducendone l’obbligo dal 2022 per opere di importo pari o superiore a 100 milioni, con soglie di valore degli interventi via via decrescenti nel tempo, arrivando al 2025 all’obbligo per appalti superiori ad 1 milione di euro.
Oltre all’obbligatorietà, tale strumento, riveste un concreto interesse per la digitalizzazione approfondita dei progetti e lo sviluppo in chiave smart dei sistemi edificio-impianti.
A tal proposito, si segnala la pubblicazione della norma UNI EN ISO 7817-1:2024 – Building Information Modelling – Livello di fabbisogno informativo – Parte 1: Concetti e principi.

La norma sostituisce la precedente UNI EN 17412-1:2021, che costituiva la base metodologica riguardante il livello di fabbisogno informativo e la consegna di informazioni coerenti durante l’uso del BIM.
Si segnala che sono in elaborazione anche la parte 2, che fornirà linee guida tecniche per l’applicazione del livello di fabbisogno informativo. Mentre la 3arte 3 definirà uno schema per facilitare l’applicazione di software e automazione dei flussi di lavoro.

Contenuti della norma UNI EN ISO 7817-1:2024

Rispetto alla norma precedente gli aspetti più significativi riguardano: un allineamento terminologico a livello internazionale e l’introduzione di nuove terminologie, oltre ad una ristrutturazione e aggiornamento dei contenuti e allegati.
La norma specifica i concetti e i principi per stabilire una metodologia per specificare il livello di fabbisogno informativo e la consegna di informazioni in modo coerente quando si utilizza il Building Information Modeling (BIM).

La norma definisce le caratteristiche dei diversi livelli utilizzati per definire il dettaglio e la portata delle informazioni che devono essere scambiate e fornite durante il ciclo di vita dei beni edilizi.
Essa fornisce le linee guida per i principi necessari per specificare i fabbisogni informativi.

I concetti e i principi di questa norma possono essere applicati per uno scambio di informazioni generali e, mentre è in corso, per un modo generalmente concordato di scambio di informazioni tra le parti in un processo di lavoro collaborativo, nonché per un appuntamento con la consegna di informazioni specifiche.

La norma è applicabile all’intero ciclo di vita di qualsiasi bene costruito, inclusi pianificazione strategica, progettazione iniziale, ingegneria, sviluppo, documentazione e costruzione, funzionamento quotidiano, manutenzione, ristrutturazione, restauro e fine vita.

 

Dario Ridolfi

Dal 2013 ha avuto modo di collaborare con associazioni di categoria, enti di formazione e accentratori del settore impiantistico per gli aspetti inerenti la formazione e la consulenza specifica legata a tematiche di natura legislativa di settore, con particolare riguardo ai meccanismi incentivanti. Si occupa in prevalenza di formazione, ma anche di supporto su alcuni aspetti tecnici specifici indirizzata a installatori e impiantisti, ha scritto articoli e testi tecnici. Ha svolto in passato anche formazione accreditata con gli ordini professionali.