Hotel 4.0: patrocinio di Federalberghi Puglia per Smart Building Levante
La rete è il primo luogo dove ha inizio un viaggio. Affermazione suffragata dai dati. Quelli stimati dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano, Se il mercato cosiddetto Travel italiano vale nel 2017 oltre 55 miliardi di euro, la componente digitale conta per 11,2 miliardi con una crescita del 9% sull’anno precedente rispetto al +3% del canale tradizionale.
Se il viaggio comincia in rete su piattaforme di e-commerce – per l’acquisto e la prenotazione di servizi come i voli, i pernottamenti, il car rental, eccetera – la connessione alla rete è ormai percepita come necessaria nel proseguimento del viaggio e durante il soggiorno. Lo stesso collegamento a internet offerto agli ospiti è di per sé un servizio atteso dagli ospiti all’interno delle strutture ricettive, ma non sempre è così, purtroppo. Soprattutto per la persistente debolezza della rete nel nostro Paese. Il fatidico digital divide. Tempo fa, secondo un’indagine di Hotelwifitest.com, l’hotel al vertice quanto a velocità della connessione wi-fi si trovava a Praga con 96,5 Mbps in download, il primo e unico albergo italiano classificato entro le 100 strutture si trovava a Venezia (al 72esimo posto).
Essendo il turismo voce primaria nella formazione del Pil nazionale (il 10% più o meno), appare evidente che l’innovazione tecnologica delle strutture ricettive italiane sia un fattore determinante per l’indispensabile trasformazione digitale che il nostro Paese. Del resto, dotarsi di una connessione internet significa non solo dare un servizio agli ospiti, ma anche dotarsi di un sito per garantirsi la visibilità ed uscire dal paradosso: l’Italia risulta essere in testa ai ranking delle ricerche online, ma nonostante ciò secondo i dati dell’incoming dei turisti scendiamo al quinto posto dopo Francia, Stati Uniti, Spagna e Cina. Roberto Liscia, presidente Netcomm, Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, spiega: «Il sistema turistico italiano sembra non essere ancora pronto a misurarsi con lo scenario digitale, soprattutto a livello internazionale, e a puntare sull’innovazione. Ciò è in parte dovuto alla forte frammentazione delle imprese che operano in questo settore, di piccole dimensioni e spesso locali».
Il fatto che la Federalberghi pugliese abbia riconosciuto il patrocinio a Smart Building Levante in un’ottica di Hotel 4.0 dimostra che la principale organizzazione imprenditoriale del settore turistico-ricettivo in Italia ha maturato la sensibilità verso l’innovazione tecnologica come elemento di competitività. Tenuto conto, inoltre, che il concetto di Hotel 4.0 si estende oltre la “semplice” connettività comprendendo, per esempio, le apparecchiature di audio video controllo per ospitare adeguatamente attività congressuali o l’impiantistica di nuova generazione per il riscaldamento e il condizionamento permettendo di garantire maggior comfort per gli ospiti e significativi risparmi sulle bollette energetiche.
Un aspetto, quest’ultimo, che Smart Building Levante ben rappresenta con l’area dedicata all’efficientamento energetico che propone le tendenze verso cui si sta concentrando l’innovazione in termini di risparmio integrata a sistemi domotici per la gestione delle funzioni dell’edificio. Ed è interessante sapere che esiste al proposito un regime di benefici fiscali che favorisce l’adozione di impianti e sistemi all’avanguardia con la contemporanea sostituzione di apparecchi obsoleti, inquinanti ed energivori (come i condizionatori, argomento particolarmente avvertito nel Mezzogiorno).