Decreto Comunicazioni, Palazzo Chigi annuncia importanti modifiche
È soltanto un annuncio, anzi, per l’esattezza, una rettifica a quanto era stato pubblicato da un quotidiano finanziario, tuttavia a leggerla quanto meno incuriosisce, non fosse altro perché la fonte è autorevole, ovvero Palazzo Chigi
L’argomento è il nuovo Decreto Comunicazioni, del quale nella versione finale sarebbe stata modificata la parte relativa alle norme sulla banda ultralarga, certamente al fine di accelerare il suo sviluppo e la sua adozione.
Non si sa molto, ma le indiscrezioni rivelano che si sta prestando particolare attenzione allo strumento del Catasto delle Infrastrutture (il SINFI), con l’obiettivo preciso di evitare le duplicazioni e quindi gli sprechi.
Ma l’altro argomento forte è la leva fiscale, che si vorrebbe finalmente estendere dai voucher per la semplice adozione della BUL dove esistente, agli investimenti privati nelle infrastrutture per il loro aggiornamento.
Quest’ultima appare, se confermata, una rivoluzione copernicana, che sembrerebbe finalmente sdoganare i cosiddetti impianti multiservizio in fibra ottica, riconoscendone un preciso ruolo nel processo di infrastrutturazione digitale del Paese e identificandoli come infrastruttura strategica non soltanto per avere una buona connettività, ma per aprire ai nuovi servizi, in primis quelli energetici.
D’altro canto, se così fosse – e il condizionale è d’obbligo considerate le docce gelate del recente passato – avrebbe senso l’aver inserito nel nuovo 135 bis del Testo Unico dell’edilizia il preciso obbligo alla registrazione dei nuovi impianti, obbligatori per edifici nuovi e profondamente ristrutturati, nel SINFI.
Una rondine non fa primavera, ma molte si. Staremo a vedere.