E la nave va…

8 Agosto 2023 Luca Baldin


Presentati da ANIE i dati consuntivi di un 2022 in cui l’industria elettrica ed elettronica ha segnato risultati lusinghieri. Al centro dello sviluppo del comparto, anche futuro, il grande tema della transizione energetica e della sostenibilità.

L’assemblea generale di ANIE è da sempre l’occasione per fare il punto sull’andamento del mercato dell’industria italiana del comparto elettrotecnico ed elettronico. Quest’anno i dati consuntivi (vedi QUI le infografiche) dell’anno 2022 sono stati presentanti il 18 luglio a Milano e sono dati molto interessanti e che si prestano ad un commento.
Il primo dato di peso è il volume complessivo d’affari generato da questo importante comparto del made in Italy, che ammonta a 92,6 miliardi di euro, con una crescita rispetto al 2021 pari al 20.8%, dimostrando, come ha dichiarato il Presidente Girardi, una capacità di resilienza decisamente notevole, considerate le consistenti perturbazioni del periodo a livello geopolitico.

Il settore è cresciuto a ritmi più sostenuti rispetto all’intero comparto manifatturiero nazionale, che si ferma ad un +18%, dimostrando quindi una grande vitalità, con esportazioni che superano i 26 miliardi di euro ed una prospettiva di medio termine con output positivo, grazie anzitutto all’economia mossa dalla transizione energetica e digitale in corso che, con ogni probabilità, continuerà a sostenere la crescita del comparto sul tempo lungo.

Innovazione, competitività e sostenibilità”, infatti, a detta del Presidente Girardi, sono i cardini dei settori merceologici che si riconoscono in ANIE e che fanno proprie le recenti modifiche alla Costituzione Repubblicana che con l’art. 9 ora tutela la biodiversità e gli ecosistemi e, con l’art. 41, impegna le imprese alla tutela dell’ambiente. In tal senso l’universo ANIE si sente protagonista assoluto nella grande partita della sostenibilità, riconoscendo in essa non un rischio, ma una autentica grande opportunità di sviluppo.

Per cogliere l’obiettivo comune, tuttavia, bisogna essere consapevoli di alcune condizioni essenziali, che nel corso dell’Assemblea ANIE sono state evidenziate dalle relazioni di Marco Daviddi di EY, e di Lorenzo Bellicini di CRESME. Daviddi ha tracciato con chiarezza la collocazione italiana nel mercato internazionale, evidenziandone le potenzialità di crescita, ma anche legandole all’attenzione che ci dovrà essere da parte degli imprenditori a quattro fattori determinanti, che sono Ricerca & sviluppo, sostenibilità, competenze e PNRR.

Guardando allo sviluppo del mercato immobiliare, inoltre, è stato Lorenzo Bellicini a sottolineare il profondo cambiamento in atto dopo la pandemia che, dopo la forte accelerazione determinata dagli incentivi fiscali, ora subisce un rallentamento, ma non cancella il trend di lungo termine che vede un radicale cambiamento all’interno della filiera delle costruzioni determinato dai driver dell’efficientamento energetico e della digitalizzazione, che posso costituire, quindi potenti acceleratori della crescita del comparto.

In quest’ottica gli edifici mantengono e rafforzano una assoluta centralità nei processi produttivi dell’universo ANIE, impegnato nella progettazione e produzione di impianti sempre più performati in termini di autogenerazione, efficienza energetica e di sistemi di controllo e gestione sempre più raffinati e automatizzati, coinvolgendo in pieno anche il mondo dei sistemi di accumulo, in fortissima espansione grazie alla transizione in atto dal gas all’elettrico.

 

Luca Baldin

Project Manager di Pentastudio e della piattaforma di informazione e marketing Smart Building Italia. È event manager della Fiera Smart Building Expo di Milano e Smart Building Levante di Bari. Dirige la rivista Smart Building Italia.