City Green Light accende la Luce dell’Innovazione
Storia di un operatore privato che, dalla sua sede di Vicenza, ha imboccato la via maestra di una sensibilità culturale e tecnologica grazie a cui intervenire ovunque in modo sostenibile e creativo: dalle spiagge sicule ai centri storici del nord, con tappa nella via Del Campo cantata da De André
Concorrere in questo 2023 alla creazione del primo Borgo Digitale d’Italia, a Pitigliano, paese medioevale in provincia di Grosseto, noto anche come “La Piccola Gerusalemme”, dopo che alla sua storia ha contribuito un’importante comunità ebraica.
E, restando nell’attualità, trasformare un gioiello di centro turistico come Modica, provincia di Ragusa, in una città di mare “Smart”, costellata di ricariche per le auto elettriche. Oltre a rendere omaggio alla memoria di Fabrizio De André, realizzando l’illuminazione poetico-monumentale di via Del Campo, strada di Genova a cui il grande cantautore ha dedicato una delle sue più celebri ballate.
Il bello è che si potrebbe andare avanti a lungo magnificando i frutti della politica aziendale della City Green Light di Vicenza, operatore privato la cui posizione ai vertici del mercato italiano è certificata da partnership strette con top player nazionali e internazionali specializzati in progetti di efficientamento energetico. Nella fattispecie, si tratta di Enea e Open Fiber a Pitigliano, e di ACEA Innovation a Modica, mentre a Genova gli effetti di sfolgorante Street Art realizzati installando 200 spettacolari led a basso consumo in via Del Campo rientrano nel Piano Caruggi, promosso dal Comune di Genova per il rilancio dei più antichi quartieri portuali.
I NUMERI
Marco Dellomonaco, Corporate Affairs and Strategic Relations Director di City Green Light, è il primo a essere consapevole della “caratura” ottenuta dall’azienda nel corso di una storia iniziata come spin-off di uno storico gruppo industriale per proseguire dal 2022 in totale autonomia, cavalcando il boom dello “Streetlighting” evolutosi pure in Italia. Una leadership che consta di numeri esaurienti: oltre 250 comuni serviti nel territorio nazionale, oltre 100 gallerie illuminate e circa 900mila punti-luce installati:
“City Green Light è puro Made in Italy del XXI secolo – spiega Dellomonaco – a dimostrazione che la forza di questo approccio al lavoro si esalta ovunque si investa in innovazione, in nuove tecnologie calate nel concreto della realtà. Non si tratta solo di accendere luci, ma anche di farlo in modo sostenibile, valorizzando il contesto urbano dove si opera. È successo in via Del Campo puntando sulla musica di De André, ma anche in tutto l’abitato di una città come Como, dove è come avere idealmente ricevuto la gestione di 9mila800 punti-luce da Alessandro Volta, il grande scienziato comasco a cui si deve la prima pila elettrica della Storia”.
Sono di nuovo i numeri a certificare la politica aziendale di City Green Light, passata in pochi anni da una trentina di dipendenti alle circa 200 “risorse” su cui può oggi contare per lo sviluppo dei propri progetti, seguiti in sei uffici che a Milano, Genova, Napoli, Olbia, Catania e Messina affiancano la sede centrale di Vicenza.
“D’altra parte, i progetti sono inevitabilmente in aumento – chiarisce Marco Dellomonaco – dato che essere leader nello Streetlighting comporta il pieno know-how di una visione Smart da declinare in ambiti come i parcheggi intelligenti, le ricariche elettriche, gli Smart Building, con prospettive di crescita estese al settore privato oltre che al pubblico”.
I PROGETTI
E’ sempre il portfolio aziendale a dare conto della varietà di progetti che caratterizza la crescita di City Green Light: nuova illuminazione pubblica di Castelfranco, provincia di Treviso, interamente alimentata da fonti rinnovabili; riqualificazione di 12mila punti luce a Riccione, sulla Riviera Adriatica; rete pubblica di ricariche elettriche a Montoro, provincia di Avellino, di nuovo in partnership con ACEA Innovation; riqualificazione tramite illuminazione notturna di monumenti di grande richiamo turistico come la Chiesa Madre di Avola (Siracusa), la basilica di Sant’Abbondio a Como, la fontana di Bellerofonte ad Avellino.
Di nuovo ci si deve fermare perché è quanto basta volendo proiettarsi nel futuro, a proposito del quale City Green Light si sta attrezzando in modo mirato. Ad esempio, lavorando a una piattaforma per le comunità energetiche in attesa di una legge che finalmente le disciplini, oppure investendo nella raccolta non solo differenziata, ma anche “consapevole” garantita dal sistema di intelligenza artificiale battezzato Nando dalla torinese ReLearn che lo ha brevettato.
In fondo, è quanto ci si aspetta da una “Governance” aziendale che comprende partner come il fondo europeo Marguerite, a cui concorrono le principali Casse Depositi e Prestiti del continente, la facoltosa BEI (European Investment Bank) che investe in City Green Light tramite la società IPIN 2E, e il Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica.
“Perché – conclude Marco Dellomonaco – l’Innovazione è destinata a vincere ovunque, nel Pubblico come nel Privato”.