Il decreto incentiva l’autoconsumo di energia già previsto dalla direttiva europea sulle rinnovabili RED II: un incentivo che non peserà però sulla bolletta ma ne sostituirà un altro. Un cambiamento che sposta la produzione e il consumo di energia sul territorio con cittadini, imprese e Comuni che potranno attivarsi collettivamente per produrre e consumare energia a livello locale, riducendo i costi dei consumi elettrici, alimentando la crescita economica e abbattendo le emissioni inquinanti.
Comunità energetiche: il decreto
La misura è strutturata per promuovere l’autoconsumo condiviso, anche tramite l’impiego dei sistemi di accumulo.
La tariffa per l’energia autoconsumata sarà pari rispettivamente a:
- 100 €/MWh per le configurazioni di autoconsumo collettivo;
- 110 €/MWh per le comunità energetiche rinnovabili.
L’incentivo, riconosciuto per un periodo di 20 anni e gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), è cumulabile con il Superbonus al 110% nei limiti previsti dalla legge e punta a trasformare l’attuale sistema elettrico centralizzato, alimentato da combustibili fossili, in un sistema decentrato ed efficiente, alimentato con energie pulite, inesauribili e non inquinanti.
Il decreto è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.