Comunità Energetiche Rinnovabili, già approvate più di 400 richieste
Il presidente del GSE, Paolo Arrigoni: “Altre 500 domande in attesa di essere finanziate con i fondi del PNRR”
L’attuale narrazione della transizione energetica purtroppo registra nel nostro Paese la prevalenza di elementi negativi – dagli effetti del Superbonus sui conti pubblici alle eccessive pretese green dell’Unione Europea – nonostante ci siano fatti ben più incoraggianti di cui si può dar conto. Uno di questi è rappresentato dalla diffusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili sul territorio nazionale. A fare il punto della situazione delle CER è stato di recente Paolo Arrigoni, il presidente del GSE (il Gestore dei Servizi Energetici).
“Per quanto riguarda l’avvio delle Comunità Energetiche Rinnovabili – ha dichiarato Arrigoni –, sono state formulate e accettate oltre 400 richieste, mentre altre 500 domande sono in attesa di essere finanziate con i contributi che sono previsti dal PNRR (il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ndr). Quest’ultimo costituisce un segnale importante perché dimostra come le Comunità si stanno rendendo conto dei molteplici vantaggi che offre il PNRR”.
Tour promozionale
Arrigoni è intervenuto a Trieste durante la sesta tappa di “InsiemEnergia”, un evento organizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in collaborazione con Unioncamere e, appunto, il GSE. InsiemEnergia è un ampio tour di promozione delle CER, nel quale vengono diffuse le informazioni sui decreti che ne incentivano la diffusione in Italia. In particolare, l’obiettivo dichiarato di “InsiemEnergia” è quello di informare cittadini e imprese sui vantaggi e sulle modalità di adesione alle CER, contribuendo così alla transizione energetica del Paese.
Il presidente del GSE ha quindi illustrato i vari benefici che le Comunità Energetiche Rinnovabili offrono al territorio e all’ambiente. Si va dall’incremento dell’indipendenza energetica dei soggetti coinvolti alla maggiore consapevolezza nell’utilizzo dell’energia, senza dimenticare la riduzione delle emissioni climalteranti. Da considerare, poi, i riflessi economici nelle aree interessate dall’attività delle CER, con la creazione di posti di lavoro e il flusso di investimenti in tecnologie sostenibili.
Intervento del ministro
Durante l’incontro di Trieste c’è stato anche un intervento del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. “Le Comunità Energetiche Rinnovabili – ha affermato Gilberto Pichetto Fratin – rappresentano un elemento chiave di quella che si può definire come una rivoluzione energetica italiana che attraversa tutto il nostro territorio. Dalle CER arriva un aiuto importante per la diffusione delle fonti rinnovabili e per il conseguimento degli obiettivi climatici”.
Ed ancora, nella visione del ministro “le CER costituiscono un modello per affermare la centralità dei cittadini nella transizione energetica, oltre che per contrastare la povertà energetica”. E con riferimento alla tappa triestina di InsiemEnergia, Pichetto Fratin ha ricordato che proprio “in Friuli ci sono già adesso degli ottimi esempi di Comunità Energetiche Rinnovabili, esempi che vanno moltiplicati potendo contare anche sugli importanti incentivi messi a disposizione dal governo”.