Dalla BEI 100 milioni per potenziare gli impianti idrici e di riciclaggio nel Veneto
Il finanziamento alla società multiutility ETRA, che opera nel bacino del fiume Brenta, nell’ambito del programma InvestEU dell’Unione Europea
Cominciamo dal nome di una società, ETRA, che identifica una multiutility a totale proprietà pubblica, ovvero una società che, nel caso in questione, è soggetta alla direzione e al coordinamento dei Comuni soci per svolgere una serie di servizi di rilevanza pubblica. In particolare, l’attività di ETRA si svolge nel bacino del fiume Brenta, che si estende dall’Altopiano di Asiago ai Colli Euganei, comprendendo l’area del Bassanese, l’Alta Padovana e la cintura urbana di Padova. Territori che hanno affidato a ETRA compiti essenziali per la collettività, come la gestione del servizio idrico integrato e la gestione dei rifiuti.
Circa 2,7 miliardi di risorse già erogate
Ebbene, ETRA in questi giorni fa notizia per via dell’importante accordo raggiunto con la Banca europea per gli investimenti (BEI) che prevede un finanziamento di 100 milioni di euro per potenziare, appunto, gli impianti di riciclaggio e il servizio idrico integrato in Veneto. Secondo quanto riferito nel comunicato stampa della Commissione europea, il finanziamento che è stato concesso della BEI è a sua volta supportato da InvestEU, il programma di investimenti approvato dall’Unione Europea che ha l’obiettivo di attivare nei Paesi membri investimenti complessivi per oltre 372 miliardi di euro entro il 2027. Un impegno, quello del Gruppo BEI in Italia, cha ha già generato importanti ricadute economiche con finanziamenti erogati per circa 2,7 miliardi di euro.
“Questo è un ottimo esempio di come il programma InvestEU insieme alla BEI promuova la transizione verso un’economia più verde e resiliente – ha dichiarato il Commissario Europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni –. L’accordo sosterrà gli investimenti in impianti di riciclaggio e servizi idrici nella regione Veneto, contribuendo ad avanzare verso un’economia più circolare, a proteggere le nostre risorse naturali e a mitigare gli impatti del cambiamento climatico”. Nel dettaglio, gli interventi principali “coperti” dalle risorse messe a disposizione dalla Banca europea per gli investimenti riguardano vari ambiti. Verranno finanziati la ristrutturazione e la costruzione di impianti per il trattamento dei rifiuti e l’approvvigionamento idrico, l’acquisto di veicoli alimentati a biometano e l’estensione delle reti idriche.
Finanziamento a condizioni vantaggiose
Il direttore generale di Etra, Domenico Lenzi, ha sottolineato che la società ha ottenuto l’affidamento del servizio ambientale integrato per 15 anni, a partire dal 2023, e ha quindi potuto programmare investimenti consistenti per migliorare la sostenibilità delle proprie attività. “Al contempo – ha spiegato il manager – anche gli investimenti nel settore idrico, per incrementare la resilienza e la resistenza al cambiamento climatico, sono in crescita costante dal 2020. Il sostegno della BEI e della Commissione Europea è quindi molto importante per supportare l’economia circolare di ETRA sia per la durata del finanziamento (superiore a quella normalmente reperibile dal mercato creditizio) sia per le condizioni molto vantaggiose.”
Va ricordato che la BEI ha già finanziato l’ammodernamento e l’efficientamento della rete idrica in Veneto sottoscrivendo nel 2022 gli “Hydrobond” emessi dal consorzio Viveracqua. Nel dettaglio, si tratta di un’emissione a lungo periodo del valore di 148,5 milioni effettuata da sei gestori consorziati in Viveracqua. Secondo la vicepresidente della BEI, Gelsomina Vigliotti, l’accordo con ETRA conferma “la vicinanza della BEI alle utilities italiane e rappresenta un passo significativo per sostenere la transizione verso un’economia più circolare e resiliente, promuovendo soluzioni innovative che contribuiranno a proteggere l’ambiente e a migliorare la qualità della vita dei cittadini”.