Efficientamento energetico, Italia in linea con l’Europa ma il futuro è pieno di incognite

14 Luglio 2023 Marco Ventimiglia


L’edizione 2023 dell’Energy Efficiency Report evidenzia il buon posizionamento nel nostro Paese ma anche il rallentamento nella diminuzione dei consumi energetici

“I miglioramenti tecnologici, se non opportunamente monitorati e gestiti, possono far aumentare, anziché diminuire, il consumo della risorsa energetica”: è questo uno dei concetti cardine espressi nell’ultima edizione dell’Energy Efficiency Report, il cosiddetto “paradosso di Jevons” che gli autori dell’indagine hanno fatto loro per descrivere la particolare situazione italiana, un Paese sospeso tra voglia di cambiamento, arretratezze di sistema e vincoli regolatori.

L’Energy Intensity Index

Il report, preparato come di consueto da Energy & Strategy e dal Politecnico di Milano, sottolinea innanzitutto che l’Italia presenta un buon livello globale di efficientamento energetico, senza dubbio influenzato anche dall’effetto che le condizioni climatiche miti del nostro Paese hanno sul livello dei consumi. A misurare questa dinamica c’è l’Energy Intensity Index, il cui decrescere è direttamente proporzionale alla crescita dell’efficientamento. Ebbene, nel 2021 in Italia il valore medio in termini di Energy Intensity Index è risultato minore di circa l’11% rispetto alla media europea.

Tuttavia, il rapporto evidenzia come “l’efficientamento appare progredire più lentamente rispetto agli altri Stati Europei, con la decrescita dell’Energy Intensity Index che, considerando il periodo 2013-2021, è progredita con un ritmo 3 volte inferiore a quello europeo”. Un minor tasso di riduzione dei consumi che va imputato soprattutto alle policy italiane a supporto dell’efficientamento energetico meno efficaci rispetto a quelle delle altre nazioni europee. E andando a vedere nel dettaglio la situazione dell’efficientamento nei diversi settori di consumo, emerge come l’Italia presenta un’efficienza energetica migliore rispetto alle media europea nel settore residenziale ed in quello industriale, mentre il comparto terziario presenta consumi più elevati rispetto alla media europea.

Tecnologia e legislazione

Il primo obiettivo è e sarà quello di mettere al passo l’efficientamento energetico del nostro Paese con l’obiettivo di riduzione delle emissioni climalteranti entro il 2030, che attualmente l’Unione Europea indica nel 55%. Al riguardo il report si sofferma sulle tecnologie e sui principali ambiti nei quali andranno implementate. Per le soluzioni di efficienza energetica nel settore industriale si auspica l’estensione della cogenerazione (produzione congiunta di energia termica ed elettrica) e del recupero dei cascami termici. Nella decarbonizzazione degli edifici un ruolo sempre più importante è destinato alle pompe di calore. A monte di tutto, poi, c’è il digitale e la spinta verso la gestione intelligente dell’energia.

Ma il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni passa anche dall’evoluzione delle policy europee per l’efficienza energetica. Con l’aggiornamento delle sue direttive in materia, l’Unione Europea sta infatti attraversando un processo di revisione al rialzo dei propri obiettivi di riduzione dei consumi e di efficientamento energetico. E tra i principali target di questi aggiornamenti emerge il settore edilizio, “per il quale sono in fase di discussione e negoziazione obiettivi di efficientamento uniformi a livello comunitario, che potrebbero rappresentare una criticità se non adeguatamente sostenuti da piani nazionali di ristrutturazioni di lungo periodo e da politiche chiare e stabili”. Urge quindi una razionalizzazione del quadro normativo italiano dove, fra l’altro, “la sovrapposizione di alcuni tra gli incentivi presenti causa difficoltà nella valutazione del meccanismo più vantaggioso per ciascuna tipologia di intervento”.

Marco Ventimiglia

61 anni, dal 1989 giornalista professionista de l'Unità dove ha ricoperto vari ruoli dapprima nella redazione sportiva e poi in quella economica. Esperto di nuove tecnologie, ha realizzato per anni il supplemento Unità Multimedia e curato il Canale Tecnologia su Internet. Negli ultimi anni realizza sul Web articoli sulla transizione energetica, la mobilità elettrica, il rinnovamento del patrimonio immobiliare, oltre che dare conto delle evoluzioni politiche e normative in materia.