Efficienza energetica: il Decreto Legislativo n.48/2020
Ambiti e novità del Decreto Legislativo n.48/2020: focus sull’efficientamento energetico di nuovi e vecchi edifici
È stato ufficialmente approvato qualche settimana fa dal Consiglio dei Ministri il Decreto Legislativo n.48/2020 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 146 del 10 giugno 2020).
Il Decreto va a mettere in chiaro alcune importanti normative della Direttiva 2018/844/UE sulla prestazione energetica degli edifici e sull’efficienza energetica (Energy Performance of Buildings Directive – EPBD III), entrata in vigore il 9 luglio del 2018.
5 gli articoli principali, e un unico obiettivo: promuovere l’efficienza energetica affinché gli edifici siano sempre più performanti, in prospettiva di un sistema energetico decarbonizzato e ad alta efficienza entro il 2050.
Nel nostro paese questa Direttiva è stata attuata attraverso il D. Lgs. 48/2020 che modifica e integra il D. Lgs 192/2005. Sono state introdotte, in particolare, una serie di novità in termini di efficienza energetica degli edifici e loro prestazioni, allo scopo di definire una strategia di lungo raggio per la ristrutturazione del patrimonio immobiliare italiano, cosa che permetterà di trasformare edifici attualmente già esistenti in edifici ad energia praticamente zero, con notevole beneficio per la collettività.
Tra i numerosi articoli, nel quinto si parla inoltre di modifiche finalizzate a rimuovere gli ostacoli alla qualificazione energetica, e ad alleggerire la povertà energetica superando le inefficienze degli interventi di riqualificazione.
Il decreto punta inoltre a favorire la diffusione di consoni strumenti informativi rivolti a cittadini, imprese e PA, per accrescere la consapevolezza circa l’importanza della riqualificazione energetica.
Nell’Art.3, invece, viene specificata l’esclusione degli edifici per il cui uso non sono previsti installazione e uso di impianti tecnici per la climatizzazione, tra cui cantine, autorimesse o depositi. Per queste tipologie, però, sono valide le indicazioni del decreto inerenti all’integrazione dell’infrastruttura per la ricarica dei veicoli elettrici.
Tra i punti del decreto, grande importanza alla promozione di nuove tecnologie informatiche e intelligenti, in ottica ICT, domotica e building automation. Il tutto, grazie anche all’introduzione dell’indicatore di “prontezza” dell’edificio, nuovo parametro che calcola l’intelligenza dell’immobile, da abbinare a quello per l’efficienza energetica.
Per ciò che concerne, infine, l’ambito dell’infrastruttura per la mobilità elettrica, per nuove costruzioni e ristrutturazioni, viene previsto un numero minimo di installazioni di punti di ricarica, e l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) assume maggior rilievo facendo passare a regioni e province autonome le competenze sanzionatorie.