Efficienza energetica e mondo della Sanità
Quali prospettive sul piano del risparmio energetico per le strutture ospedaliere?
Il settore sanitario è senza dubbio il più colpito dall’emergenza pandemica in corso, soprattutto in Italia.
In primis, ovviamente, perché rappresenta la prima linea di combattimento (e contenimento) all’epidemia da Covid-19, con professionisti fortemente colpiti in prima persona, contagiati e, nei casi più tragici, deceduti.
In secondo luogo perché è emersa la delicata struttura del sistema sanitario in toto, che dovrà cambiare visceralmente in ottica post-emergenza.
Una spesa, quella della sanità, che gira attorno ai 140 miliardi di euro, rappresentando quasi il 9% del PIL nazionale. Ciò che emerge, inoltre, è quanto queste strutture abbiano bisogno di energia per il loro funzionamento quotidiano, anche fuori-emergenza; da quella elettrica (impianti) a quella termica (riscaldamento-raffreddamento degli edifici).
GSE – Gestore Servizi Energetici ha affermato che “sono strutture sanitarie complesse, anche composte da più di un edificio e caratterizzate da elevati consumi energetici”.
E, secondo le stime, questa energia arriva a incidere per circa il 5% sul fatturato del mondo sanitario.
Partendo dalla termica, è da considerare che assicura processi di vario genere, dalla ventilazione all’aria condizionata, dal riscaldamento alla sterilizzazione, lavanderia, acqua calda, cucina, fisioterapia, ad esempio.
Per la maggioranza, il fabbisogno termico è assicurato da impianti HVAC che devono essere capaci di garantire ottimali condizioni di comfort e qualità dell’aria, considerando soprattutto che le persone che ne beneficiano sono lavoratori e pazienti, e devono garantire efficienza delle attività di tipo medico.
Gli impianti HVAC nelle strutture sanitarie sono dunque progettati per essere differenziati a seconda della posizione dove saranno inseriti, perché sale operatorie e reparti di malattie infettive, su tutti, necessitano di standard diversi rispetto ad altre zone ospedaliere, in funzione delle patologie o dell’intensità di cure a cui sono destinati questi ambienti.
Ma come migliorare l’efficienza energetica di un ospedale, nell’ottica della riduzione dei consumi?
Building automation e soluzioni di monitoraggio sono sicuramente consigliate nella sanità, e una efficace manutenzione dell’impiantistica permette di ottimizzarne il funzionamento e, quindi, di ridurre gli sprechi. Impianti di ultima generazione, in tal senso, aiutano già per definizione in questa impresa, essendo solitamente molto più performanti dal punto di vista energetico.
L’isolamento di pareti e coperture, poi, renderà ancora più efficaci impianti e loro programmi e obiettivi, intervenendo ad hoc ad esempio sulla coibentazione degli edifici o sostituendo infissi spesso vecchi, e inserendo schermature solari.
La strada dell’efficienza energetica passa dalle risorse
Auto-produzione di energia, tra fotovoltaico e cogenerazione.
Queste strade aprono un percorso fatto di efficienza energetica nel settore sanitario sfruttando, ad esempio, tetti estesi spesso inutilizzati, ideali all’installazione di pannelli fotovoltaici tali da garantire autonomia elettrica.
Altra possibilità è quella rappresentata da una produzione in tandem di energia elettrica e termica grazie al recupero del calore di scarico di motori e turbine che producono elettricità.
Infine si potrebbe optare per la trigenerazione, quando in estate il calore recuperato potrebbe essere trasformato in energia frigorifera.
Altra opzione importante è rappresentata da un efficace interventi sull’illuminazione, installando pannelli LED e soluzioni di building automation per accensione e spegnimento degli ambienti che, ad oggi, restano illuminati anche senza persone che li vivano.
Riqualificazione energetica della sanità: quali incentivi
La riqualificazione di una struttura sanitaria potrebbe comportare un costo importante, ma in tal senso entrano in azione provvedimenti come il Conto Termico, che incentiva la maggior parte delle tipologie di interventi che possono rendere energeticamente più efficiente una struttura sanitaria pubblica.