Energia? Il futuro sta nell’autoproduzione da rinnovabili

6 Febbraio 2023 Ilaria Rebecchi


In Italia, secondo dati recenti, ci sono circa 1,35 milioni di impianti da fonti rinnovabili, distribuiti in tutti i Comuni, per una potenza complessiva di 60,8 GW, di cui appena 1,35 GW installata nel 2021 tra idroelettrico, eolico e fotovoltaico.

Il contributo complessivo al sistema elettrico italiano portato da fonti rinnovabili è arrivato nel 2021 a 115,7 TWh, +1,58% rispetto al 2020. Un trend però al di sotto degli obiettivi annuali, vuoi per la pandemia e per un sistema difficile per il rilascio delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione dei progetti.

In crescita le nuove opportunità di autoproduzione e scambio di energia con le Comunità Energetiche (leggi i nostri articoli QUI) da fonti rinnovabili100 quelle mappate da Legambiente tra operative (35), in progetto (41) o in fase di costituzione (24). Lo racconta con una mappa il sito dedicato – comunirinnovabili.it – in collaborazione con Esri Italia e ActionGis. 59 le nuove CER, censite tra giugno 2021 e maggio 2022, che vedono il coinvolgimento di centinaia di famiglie, decine di Comuni e imprese: 39 sono Comunità Energetiche Rinnovabili e 20 Configurazioni di Autoconsumo Collettivo.

Leggi l’articolo completo sul magazine SMART BUILDING ITALIA 

LA SFIDA

Comunità energetiche e autoproduzione sono sinonimo di una riduzione di decine di miliardi di bolletta energetica nonché della riduzione di inquinamento e emissioni di gas serra. Come delinea il Manifesto dell’autoproduzione nato nel 2014 per dare la possibilità di diventare realtà nel territorio italiano e con l’idea di coinvolgere Sindaci da ogni parte della Penisola.
Cosa serve a muovere questi cambiamenti?

  • Spingere l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili da parte dei Comuni, per aiutarli a ridurre la spesa e i consumi energetici.
  • Aprire alla produzione e vendita di energia prodotta da fonti rinnovabili da parte di cooperative e imprese ad utenze poste nello stesso ambito comunale.
  • Muovere l’innovazione energetica nei condomini: oltre 20 milioni di persone attualmente beneficiano solo in minima parte dei vantaggi che possono portare le fonti rinnovabili, a causa di regole che impediscono di produrre e scambiare l’energia tra le diverse utenze.
  • Semplificare e premiare l’autoproduzione da parte di cittadini e imprese.

LA PIANIFICAZIONE INTEGRATA

Avviare una corretta transizione energetica è sempre più urgente e a dimostrarlo sono i numeri del cambiamento climatico e gli ultimi fatti tra caro bollette e conflitti, che potranno esasperare le difficoltà sociali e le disuguaglianze che molti territori, imprese e famiglie stanno già affrontando.
Oltre 2,2 milioni di famiglie si trovavano in condizioni di povertà energetica pre-pandemia, e più di 1.200 eventi climatici estremi dal 2010 ad oggi hanno colpito oltre 640 Comuni.
Una vera emergenza, una situazione complessa che però deve fungere anche da opportunità per le Amministrazioni e per il loro ruolo strategico.
Ambiti di grande complessità e attualità, da delineare unicamente attraverso una pianificazione integrata, come promosso dal progetto Multiply, che mette insieme politiche avanzate di produzione di energia pulita, efficienza, mobilità e consumo di suolo capaci di rendere i territori resilienti al cambiamento climatico con anche l’opportunità di innovazione, sviluppo e migliore qualità della vita.
Questo l’obiettivo del Bignami della Pianificazione Integrata pensato per orientarsi tra le possibilità di soluzioni da cui le Amministrazioni possono prendere spunto per progettare i territori.

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.