I pannelli solari? Sono ancora più utili se diventano ecosostenibili

Il progetto sviluppato da Forethinking e Solbian, che ha tra i suoi fondatori Giovanni Soldini, il celebre skipper delle navigazioni solitarie

A volte pure i quesiti apparentemente più strani possono ricevere un’inattesa risposta. Come, ad esempio, sapere che cosa succede “mettendo insieme” uno dei più famosi skipper del mondo e la ricerca sui pannelli solari. La risposta, infatti, si chiama Solbian, un’azienda specializzata nel settore fotovoltaico che fra i suoi cofondatori annovera, appunto, Giovanni Soldini, celebre velista noto soprattutto per le sue imprese di navigazione solitaria. C’è però un altro soggetto da presentare, prima di parlare di un interessante progetto relativo allo sviluppo di pannelli solari flessibili a basso impatto ambientale, ed è Forethinking, una start-up innovativa che si occupa di fornire alle aziende gli strumenti per entrare nel futuro dell’economia circolare.

Minimizzare gli effetti negativi sull’ambiente

E veniamo al progetto, che nasce dall’incontro tra Gennaro Durante, ceo di Forethinking, e Giovanni Soldini per Solbian. L’obiettivo della collaborazione è quello di progettare dispositivi che possano essere smaltiti o riutilizzati senza avere esternalità negative sull’ecosistema. L’attività che ne è scaturita, si legge nel comunicato congiunto delle due aziende, “è motivata dal desiderio condiviso di creare impianti in grado non solo di generare energia pulita, ma anche di ridurne al minimo gli effetti negativi sull’ambiente, dalla costruzione fino al loro smaltimento”.

In particolare, alla base del progetto vi è una metodologia analitica che è stata realizzata su misura per valutare l’impronta ambientale del prodotto lungo tutte le sue fasi di vita. Successivamente, “è stato sviluppato un modello parametrico per le attività di ricerca e innovazione, al fine di migliorare significativamente l’impatto ecologico dei prodotti e dei processi, basato su dati scientifici”. Un’analisi, quella relativa all’impatto dei pannelli solari in ogni fase del loro ciclo di vita – incluso l’uso che ne viene fatto, il loro riutilizzo, nonché la scelta dei materiali – che vuole portare ad un’accelerazione della ricerca nel campo dell’economia circolare.

Le sfide principali da affrontare

Dal primo report realizzato nello sviluppo del progetto si evince che sono due le sfide principali da affrontare nelle fasi successive: ridurre ulteriormente l’impatto dei materiali, già inferiore rispetto ai pannelli tradizionali, e progettare nuovi sistemi di riutilizzo dei pannelli o recupero dei materiali. “L’azienda si è dotata di uno strumento innovativo – spiega l’amministratore delegato di Solbian, Luca Bonci – che consente la simulazione dati e l’analisi dell’efficacia delle azioni di ri-progettazione in termini di riduzione dell’impatto ambientale. Allo stesso tempo, lo screening chimico dei materiali e il report delle metriche relative agli aspetti ambientali critici ha consentito nuove procedure di approvvigionamento sostenibile per tutti gli attori della filiera”.

Quanto al lavoro svolto da Forethinking per Solbian, si colloca nell’ambito dell’ecodesign e dei suoi futuri sviluppi, in linea con le direttive europee in materia di responsabilità estesa del produttore. “Il programma – sottolinea Gennaro Durante – rappresenta un vero e proprio ‘progetto traiettoria’ per un chiaro posizionamento nelle inspired companies, nonché per la sostenibilità e per le politiche di crescita e sviluppo dell’azienda nella direzione del Green Deal mondiale, un esempio per le imprese del Made in Italy”.