Il conto termico per le pubbliche amministrazioni: opportunità e regole d’uso

31 Marzo 2023 Dario Ridolfi


Il conto termico, oltre a prevedere una serie di misure aperte a tutti, riserva un ventaglio di misure specificatamente all’ambito pubblico: una serie di misure volte a conseguire risparmio energetico

Cosa si intende per pubbliche amministrazioni

Per Amministrazioni Pubbliche si intendono:

  1. a) tutte le Amministrazioni dello Stato, compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende e Amministrazioni dello Stato a ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli enti pubblici proprietari o gestori di patrimonio di edilizia residenziale pubblica, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le Amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, identificate ai sensi D.lgs. n. 165/2001
  2. b) gli ex Istituti Autonomi Case Popolari comunque denominati e trasformati dalle Regioni
  3. c) le società a patrimonio interamente pubblico, costituite ai sensi del D.lgs. n. 267/2000, e s.m.i.
  4. d) le società Cooperative sociali costituite ai sensi della legge n. 381/1991, e s.m. e iscritte nei rispettivi albi regionali di cui alla medesima disposizione
  5. e) le Cooperative di abitanti (legge 164/2014) iscritte all’Albo nazionale delle società Cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi costituito presso il Ministero dello sviluppo economico in base alla legge n. 59/92

I soggetti di cui alla categoria d) ed e) sono assimilati al conto termico, posso fruire di tutte le misure rivolte al pubblico ma con delle limitazioni sule procedure operative, non possono ad esempio prenotare il contributo.

Gli interventi incentivati

In particolare, i soggetti pubblici posso accedere agli interventi riservati solo a questa categoria di soggetti, relativi al risparmio energetico:

  • isolamento termico di superfici opache
  • Sostituzione di infissi
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore a condensazione
  • Installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento
  • Trasformazione degli edifici in nZEB (net Zero Energy Building)
  • Sostituzione di sistemi per l’illuminazione di interni e delle pertinenze esterne con sistemi di illuminazione
  • installazione di tecnologie di building automation degli impianti termici ed elettrici degli edifici (BACS)

Poi viene prevista l’incentivazione per una serie di interventi di ricorso alle rinnovabili termiche, misure queste ultime aperte anche ai privati, e in particolare:

  • Sostituzione di impianti di climatizzazione con impianti a pompa di calore
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione con generatori a biomassa (non tutti i generatori sono sostituibili)
  • installazione di collettori solari termici
  • Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione con nuovi sistemi ibridi

Inoltre, sopra i 200 kW per interventi su interi edifici e in altre casistiche dove è richiesto obbligatoriamente dal meccanismo, la diagnosi energetica pre-intervento e l’APE post intervento possono ricevere a separatamente un contributo.
Di seguito una tabella riepilogativa che mostra la percentuale massima rispetto alla spesa sostenuta che può coprire l’incentivo e l’incentivo massimo percepibile:

FONTE: MAPPA DEL CONTO TERMICO GSE

Modalità di accesso

Per gli interventi eseguiti da un soggetto pubblico, ad esclusione delle cooperative, è possibile richiede in accesso diretto il contributo dopo la fine lavori, ma anche prenotare l’incentivo pre-intervento ed avere una serie molteplice di ulteriori opportunità rispetto ai soggetti privati.
La prenotazione, che è subordinata ad un iter specifico che prevede una serie di requisiti procedurali, permette di richiede il contributo prima di eseguire i lavori se ricorrono delle condizioni ed ottenere un anticipo del 40 o 50% del contributo e il saldo a fine lavori.
Non sempre viene perseguita questa strada per aspetti legati alla macchinosità burocratica e comunque anche nel caso di accesso di fine lavori il contributo viene riconosciuto in un’unica rata a differenza dei privati che posso arrivare a 5 anni prima di ricevere il saldo complessivo.

Fino a quando è disponibile il conto termico

Il meccanismo perdurerà sino ad esaurimento del contingente di spesa annua cumulato, per i soggetti pubblici sono stanziati 200 milioni di euro di spesa annua cumulata, al raggiungimento della soglia il meccanismo verrà interrotta.
Al 31 dicembre 2022 si è superata la soglia di 100 milioni di euro per gli interventi richiesti dal pubblico, la classifica delle misure che hanno ottenuto maggior riscontro vede al primo posto gli interventi riguardanti le caldaie a condensazione, seguiti quasi a parimerito da interventi su involucro e infissi e in quarta posizione interventi sui sistemi di illuminazione.
Si segnala  che il GSE rende disponibile al seguente link un simulatore dell’intervento di sostituzione del generatore con caldaia condensazione nelle scuole, utile per fare una prima stima, ma che non esonera dalla necessità di fare una analisi e progettazione puntuale.

 

Dario Ridolfi

Dal 2013 ha avuto modo di collaborare con associazioni di categoria, enti di formazione e accentratori del settore impiantistico per gli aspetti inerenti la formazione e la consulenza specifica legata a tematiche di natura legislativa di settore, con particolare riguardo ai meccanismi incentivanti. Si occupa in prevalenza di formazione, ma anche di supporto su alcuni aspetti tecnici specifici indirizzata a installatori e impiantisti, ha scritto articoli e testi tecnici. Ha svolto in passato anche formazione accreditata con gli ordini professionali.