Le Reti Multiservizi di Edificio per la distribuzione all’interno delle Unità Immobiliari dei servizi 5/6G ad alta qualità
Nella progettazione di nuovi edifici e nella ristrutturazione profonda di edifici esistenti si stà assistendo all’utilizzo sempre più frequente di materiali edili che consentono un consistente risparmio energetico, utilizzando opportuni materiali isolanti sulle aree opache perimetrali e infissi a bassa emissività.
Questi materiali, però, sembrano avere caratteristiche fisiche che si ripercuotono anche sull’isolamento dalle onde elettromagnetiche ad elevata frequenza (oltre i 3 GHz) in quanto nell’attraversamento delle pareti e delle finestre dell’edificio si ritrovano attenuate all’interno delle unità immobiliari.
Si fa riferimento in particolare ai segnali radio della nuova generazione della telefonia mobile quali i segnali 5/6G che operano anche a frequenze superiori ai 3 GHz mettendo in allarme gli operatori di telecomunicazioni che si ritrovano a combattere con la esistente limitazione della potenza radio emessa dalle Stazioni Radio Base, dettate dalla limitazione in Italia dell’inquinamento elettromagnetico al valore di 6 V/m.
In questo contesto, gli operatori stanno da tempo sollecitando la possibilità di aumentare il livello di inquinamento elettromagnetico ammesso a quasi 4 volte quello previsto dall’attuale normativa vigente in Italia per poter aumentare la potenza emessa dalle Stazioni Radio Base e poter fornire all’interno delle Unità Immobiliari e all’esterno servizi di elevata qualità, come giustamente il 5/6G dovrà fornire.
La risposta a queste richieste è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 30/12/2023, n.303 con la legge 214/2023 del 30/12, la quale all’art.10 recita che dopo 120 giorni dalla pubblicazione di questa legge viene predisposto, in via cautelativa e provvisoria, l’utilizzo dei nuovi limiti che porta l’intensità di campo elettromagnetico consentito da 6 a 15 V/m e la densità di potenza da 0,10 a 0,59 W/m2. L’utilizzo della densità di potenza è necessario per frequenze superiori ai 2 GHz, parte di quelle appunto utilizzate dal 5/6G.
Sembra pertanto che si sia fatta praticamente una mediazione tra i livelli di inquinamento attuali a 6 V/m e quelli richiesti dagli operatori pari a 24 V/m concedendo provvisoriamente un livello massimo di 15 V/m.
Quindi la relazione tra la difficoltà tecnica di penetrare con segnali 5/6G gli edifici, dovuta ai materiali utilizzati per le nuove esigenze del risparmio energetico e i livelli da dover garantire di inquinamento elettromagnetico, anche portandolo a 15 V/m, potrebbero effettivamente risultare in conflitto.
In questo contesto però, vanno ricordati gli aspetti legislativi relativi all’art.135 bis del Testo Unico dell’Edilizia in cui si impone a partire ben dal 01/07/2015 che per gli edifici di nuova progettazione o di profonda ristrutturazione debba essere prevista la realizzazione di una Rete Multiservizi in Fibra Ottica di Edificio.
Questa Rete in fibra ottica, le cui caratteristiche e specifiche progettuali vengono riportate principalmente nella norma CEI 306-2, per altro citata nello stesso articolo 135 bis, oltre a servire gli edifici per renderli dei veri e propri Smart Buildings e quindi gestirne tutti i servizi relativi, sono in grado di eliminare le problematiche della diffusione interna alle Unità Immobiliari dei segnali 5/6G.
Infatti, se ogni edificio viene equipaggiato con un’antenna 5/6G detta “donatrice” che si interconnette alle Stazioni Radio Base ivi presenti e se questa antenna, tramite la Rete Multi Servizi, trasferisce in Radio Over Fiber i segnali verso degli apparati attivi 5/6G, opportunamente predisposti su ogni piano dell’Edificio (Microcella) si ottengono due risultati importanti:
- l’inquinamento elettromagnetico all’interno delle Unità Immobiliari risulta molto limitato, in quanto le Microcelle trasmettono con bassissima potenza, mentre il livello di servizio che viene distribuito è di elevata qualità;
- non vi è necessità da parte dell’operatore di elevare di molto la potenza di emissione della Stazione Radio Base garantendo il livello massimo di inquinamento elettromagnetico secondo gli ultimi valori predisposti a Dicembre del 2023.
In conclusione, rispettando la legislazione vigente che richiede per gli edifici di nuova costruzione e di profonda ristrutturazione la predisposizone di una rete in fibra ottica multiservizi, è possibile creare estensioni di copertura all’interno degli edifici sulla banda 5/6G con elevata qualità dei servizi e bassissimi livelli di inquinamento elettromagnetico, limitando il potenziamento delle emissioni delle Stazioni Radio Base di Operatore.