Più di un miliardo di euro per la realizzazione di edifici scolastici sostenibili
La procedura di gara pubblicata da Invitalia che, su indicazione del ministero dell’Istruzione e del Merito, dà seguito a quanto previsto dal PNRR in tema di edilizia scolastica
Chi accompagna i propri figli a scuola, non importa se a Palermo o a Torino, lo capisce al volo: rendere sostenibili i luoghi d’istruzione del nostro Paese rappresenta e rappresenterà una delle sfide più impegnative della transizione energetica. Al genitore in questione, infatti, basta guardare la “sua” scuola per capire o che l’edificio si trova molto indietro su questo fronte, e sono purtroppo la grande maggioranza, oppure al contrario, ma è un caso assai raro, che essendo stato costruita di recente la struttura scolastica ha invece un’elevata sostenibilità e per questo rappresenta un’eccezione di cui tutti parlano…
Una situazione che rende molto importante la recente iniziativa di Invitalia, che su indicazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato una nuova procedura di gara, con risorse totali che ammontano a quasi un miliardo e 200 milioni di euro, per “l’aggiudicazione di accordi quadro che siano finalizzati ad accelerare la costruzione di nuove strutture scolastiche da sostituire a vecchi edifici preesistenti, come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”.
Costruire almeno 400mila metri quadri
In particolare, il PNRR prevede nella sua Missione M2/Componente C3/Investimento 1.1 la costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici e per questo stabilisce la notifica dell’aggiudicazione dei lavori entro il 30 settembre di quest’anno. L’obiettivo è quello di completare “la costruzione di almeno 400.000 metri quadri di nuove scuole mediante sostituzione di edifici con un conseguente consumo di energia primaria inferiore di almeno il 20% rispetto al requisito relativo agli edifici a energia quasi zero entro il 31 marzo 2026”.
Proprio perché l’aggiudicazione dei lavori è già prevista all’inizio dell’autunno, la scadenza prevista dalla procedura di gara per presentare le offerte da parte dei soggetti interessati è fissata proprio in questa settimana, il 21 giugno. Una gara che è articolata in 20 lotti geografici, uno per ciascuna regione italiana, e permetterà di costruire in tempi più rapidi i nuovi istituti scolastici di proprietà di vari enti amministrativi, tra i quali Comuni, Città Metropolitane e Province, appunto su tutto il territorio nazionale.
Procedura particolarmente rapida
“Grazie all’intervento del Ministero dell’Istruzione e del Merito, d’intesa con Anci e Upi – ha dichiarato il ministro Giuseppe Valditara -, l’affidamento e la successiva esecuzione dei lavori potranno seguire una procedura particolarmente rapida, studiata appositamente per l’edilizia scolastica, in modo da rispettare gli stringenti tempi del PNRR e garantire al tempo stesso la qualità e la sostenibilità dei risultati”.
Nel Disciplinare di Invitalia si parla di un investimento che “mira a finanziare progetti volti alla progressiva sostituzione di parte del patrimonio edilizio scolastico con l’obiettivo di creare strutture moderne e sostenibili, ovvero scuole innovative dal punto di vista architettonico, strutturale e impiantistico, altamente sostenibili e con il massimo grado dell’efficienza energetica, inclusive, accessibili e in grado di garantire una didattica basata su metodologie innovative e una piena fruibilità degli ambienti didattici, anche attraverso un potenziamento delle infrastrutture per lo sport”.
Concorso di finanziamenti
In realtà gli stanziamenti indicati nel PNRR per l’efficienza energetica e riqualificazione degli edifici scolastici ammontano a 800 milioni di euro. Ma con un successivo decreto del ministro dell’Istruzione sono state destinate ulteriori risorse nazionali all’attuazione dell’investimento, fino a raggiungere un ammontare complessivo di un miliardo e 189 milioni di euro. Risorse economiche grazie alle quali sono stati finanziati 216 interventi totali, di cui 189 di competenza dei Comuni e 27 di competenza delle Province e delle Città Metropolitane.