Sempre più europei migliorano l’efficienza energetica delle loro abitazioni

24 Ottobre 2024 Marco Ventimiglia


Eurostat rivela che il 25,5% delle persone dichiara di vivere in case sottoposte a lavori negli ultimi 5 anni per aumentare le prestazioni energetiche

In un processo così complesso come la transizione energetica accadono molte cose. Da un lato ci sono le discussioni politiche, gli annunci dell’Unione Europea, le leggi nazionali; dall’altro lato, non meno importanti, ci sono le decisioni e i comportamenti dei cittadini. Proprio di questi si occupa un recente sondaggio condotto da Eurostat. Oggetto dello studio, i nuclei familiari dei Paesi UE in relazione all’andamento dell’efficienza energetica nelle loro abitazioni durante gli ultimi cinque anni. Un lavoro i cui risultati sono stati ottenuti considerando gli interventi di ristrutturazione degli edifici e delle abitazioni compiuti nel quinquennio di riferimento per migliorarne le prestazioni energetiche.

Il dato più significato che emerge dal sondaggio è che più di un quarto dei cittadini europei (il 25,5%) di età pari e superiore ai 16 anni dichiara di vivere in una casa che è stata sottoposta a dei lavori di ristrutturazione per aumentarne le prestazioni energetiche. Al riguardo Eurostat precisa quelli che sono gli interventi che sono stati presi in considerazione ai fini della rilevazione. Si tratta del miglioramento dell’isolamento termico di pareti, tetti o pavimenti esterni; dell’installazione di sistemi di riscaldamento più efficienti; della sostituzione delle finestre monovetro con unità a doppio o triplo vetro. Inoltre, i risultati del sondaggio includono sia le ristrutturazioni globali dell’intero edificio sia quelle specifiche compiute nelle singole abitazioni.

Italia ben sotto la media UE

Va detto che se oltre un quarto degli europei beneficia di un recente miglioramento dell’efficienza energetica, purtroppo in Italia le cose vanno diversamente. Infatti, il nostro Paese occupa uno dei posti più arretrati della classifica UE con soltanto il 14,7% delle abitazioni divenute più efficienti energeticamente nel periodo 2018-2023. La percentuale più elevata di miglioramenti si registra invece in Olanda (58,7%), seguita dall’Estonia (46,7%) e dalla Lettonia (36,7%). Di contro, le posizioni peggiori sono occupate da Malta (suo il tasso più basso con l’8,4%), seguita da Grecia (11,9%), Cipro e Spagna (entrambi al 14,6%).

Eurostat è poi andata a vedere la localizzazione dei miglioramenti dell’efficienza energetica nelle case durante gli ultimi 5 anni, suddividendo il territorio in tre categorie: zone rurali, città con sobborghi e sole città. Ebbene, il risultato è stato per certi versi sorprendente, perché nella maggior parte dei Paesi europei a riportare i maggiori aumenti delle prestazioni energetiche delle abitazioni sono state le zone rurali. Quest’ultime hanno infatti registrato una media del 29,4 %, rispetto al 25,4 % di miglioramenti nelle città con i sobborghi e al 22,9 % nelle sole città.

Risultati in base alle fasce sociali

Altro aspetto rilevante del sondaggio è quello relativo ai progressi dell’efficienza energetica nelle abitazioni a seconda delle condizioni socio-economiche dei nuclei familiari. Il 17,8% delle persone a rischio di povertà o di esclusione sociale nell’Unione Europea ha dichiarato di aver migliorato le prestazioni energetiche della propria casa, una percentuale molto inferiore al 27,5 % che contraddistingue le persone non a rischio. In particolare, ad ottenere la percentuale più elevata di miglioramenti tra le persone a rischio di povertà o di esclusione sociale c’è l’Estonia (47,8 %) seguita dall’Olanda (45,1 %). All’opposto, Cipro (5,0%), Malta (6,7%) e Italia (6,9%) registrano i tassi più bassi.

Marco Ventimiglia

61 anni, dal 1989 giornalista professionista de l'Unità dove ha ricoperto vari ruoli dapprima nella redazione sportiva e poi in quella economica. Esperto di nuove tecnologie, ha realizzato per anni il supplemento Unità Multimedia e curato il Canale Tecnologia su Internet. Negli ultimi anni realizza sul Web articoli sulla transizione energetica, la mobilità elettrica, il rinnovamento del patrimonio immobiliare, oltre che dare conto delle evoluzioni politiche e normative in materia.