Sviluppo sostenibile: i benefit per le imprese

20 Gennaio 2023 Ilaria Rebecchi


Un Fondo sostiene le imprese virtuose in tema di sviluppo sostenibile e riduzione delle emissioni e dei consumi

Ammonta a due miliardi di euro il Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC 2021-2027) del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipees) al Ministero dello Sviluppo Economico.
I fondi utilizzati per rafforzare le linee di intervento dei contratti di sviluppo con particolare attenzione agli investimenti delle imprese e i progetti industriali che, attraverso l’elettrificazione dei processi produttivi e l’utilizzo di idrogeno, consentano di ridurre le emissioni di CO2 e i consumi di energia.

Inoltre, verranno finanziati 101 progetti da realizzare per l’80% nel Mezzogiorno e il 20% nel Centro – Nord, come previsto dalla normativa europea.
1,5 miliardi di euro sono dedicati alle domande dei contratti di sviluppo già presentate con la procedura ordinaria e altri 500 milioni di euro saranno destinati a nuovi progetti per il rilancio industriale.

Altre risorse, poi arrivano dal decreto legge Aiuti bis: 40 milioni nel 2022, 400 milioni nel 2023, 12 milioni dal 2024 al 2030, e l’ambizione di ulteriori progetti.

“I contratti di sviluppo hanno un impatto positivo e altamente produttivo per la nostra industria”, aveva commentato il Ministro Giorgetti ad agosto. “I contratti di sviluppo mettono in moto un percorso virtuoso che vede il moltiplicarsi degli investimenti privati incentivati dalle agevolazioni finanziarie con ricadute positive anche per la finanza pubblica. Ritengo che gli accordi di sviluppo, anche in futuro, rappresentino una strada fondamentale per la nostra economia e per l’innovazione dell’industria italiana che può diventare sempre più competitiva”.

Regime favorevole, quindi, a sostegno dei progetti delle imprese che mirano ad una riduzione sostanziale delle emissioni di gas serra delle attività industriali che ad oggi fanno affidamento sui combustibili fossili come fonte di energia. Agevolazioni, quindi, per gli investimenti industriali che perseguono uno tra questi obiettivi:

  • la riduzione di almeno il 40% delle emissioni dirette di gas a effetto serra, mediante l’elettrificazione dei processi produttivi o l’utilizzo di idrogeno rinnovabile e di idrogeno elettrolitico in sostituzione dei combustibili fossili,
  • la riduzione di almeno il 20% del consumo di energia in relazione alle attività sovvenzionate. Un successivo provvedimento ministeriale stabilirà i termini di presentazione delle domande.

 

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.