Un’Alleanza per il Fotovoltaico contro la burocrazia

1 Febbraio 2021 Angela


Grandi opportunità verso il 2030 ma anche intoppi e mancanza di una visione generale: da queste premesse nasce l’iniziativa di 25 aziende del settore.

Nel nostro Paese, e la green economy purtroppo non fa eccezione, non di rado la parola opportunità finisce col far rima con criticità. Capita, infatti, che le circostanze favorevoli da cogliere nel miglior modo possibile non vengano invece sfruttate per croniche inadeguatezze del sistema Paese. È accaduto, almeno in parte, anche nel settore dell’energia solare, dove si è registrato prima un boom innescato soprattutto dalle sovvenzioni del Conto Energia, salvo poi entrare in una fase di sostanziale stagnazione del mercato proprio mentre altre nazioni europee facevano invece passi da gigante. C’è bisogno quindi di una scossa, e della cosa sono profondamente convinte importanti imprese del settore – fra cui Canadian Solar, Enfinity Global, Kingdom Energy, Manni Energy, Solarig, Solar Konzept, Tecno Energy e T Solar -, un totale di 25 aziende che pochi mesi fa hanno deciso di dare vita a “L’Alleanza per il fotovoltaico in Italia”.

Un impegno, quello dell’Alleanza, per affrontare le criticità del sistema italiano e semplificare le regole per gli investimenti di soggetti privati sul territorio nazionale. “Nonostante l’andamento positivo registrato negli ultimi anni nel settore delle energie rinnovabili – si legge nel manifesto dell’associazione -, ad oggi la realizzazione di nuove installazioni procede troppo lentamente a livello nazionale per garantire il raggiungimento, entro il 2030, dell’obiettivo dei 52 GW fissati dal PNIEC (il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, ndr) . Infatti, le nuove installazioni sono sottodimensionate rispetto agli obiettivi climatici e alle potenzialità del Paese. In relazione ai sistemi autorizzativi, il processo rimane lento ed eccessivamente burocratico”.

Da qui, l’Alleanza indica la necessità di definire un nuovo modello normativo che sia in grado di rilanciare gli investimenti privati e innescare “un deciso sviluppo delle energie rinnovabili da fonte solare senza ricorrere ad alcun contributo economico, incentivo o finanziamento”. Un processo che permetterà di “stimolare e sostenere la creazione di occupazione, favorendo la condivisione di competenze, esperienze e benefici derivanti dallo sviluppo tecnologico del fotovoltaico negli ultimi dieci anni”.

Andrea Cristini, managing director di Solar Konzept Italia e portavoce dell’Alleanza, sottolinea l’attuale ritardo italiano sul fotovoltaico nell’attuazione dei piani condivisi con gli altri membri dell’Unione europea. Da qui la volontà delle aziende promotrici “di creare un’Alleanza che faccia da catalizzatore per alcuni importanti processi in un’epoca nella quale il green new deal può rappresentare il motore di una ripresa sostenibile per il nostro Paese”.

Lo stesso Cristini indica “l’attuale mancanza di una visione davvero completa di quanto è necessario. Benissimo l’ecobonus, benissimo l’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare nazionale e le altre iniziative utili a decarbonizzare il Paese sostituendo gli impianti fossili e sviluppando centrali basate sul fotovoltaico e le altre energie rinnovabili. Ma questo tipo di attività sono rallentate da un disallineamento fra ciò che si deve fare a livello nazionale e  quello che invece si deve regolamentare sia a livello nazionale che locale. Ed è proprio la semplificazione della burocrazia e degli iter autorizzativi – conclude il portavoce – l’obiettivo su cui si concentrerà il lavoro dell’Alleanza”.