Ciro D’Antuono
Spazio ad un altro progettista testimonial del Roadshow Smart Building Italia 2023, in questo caso della tappa di Rovereto (Tn). La parola all’Ing. Ciro D’Antuono.
- A quale tappa del roadshow ha partecipato e come definirebbe in breve la sua esperienza?
-Ho partecipato alla tappa di Rovereto e l’esperienza maturata la definirei arricchente dal punto di vista professionale.
- Cosa ha appreso e approfondito?
– Ho appreso dell’esistenza di diverse aziende italiane fortemente proiettate al futuro, che vi sono normative nazionali che inseguono questi rapidi cambiamenti e purtroppo si constata nella realtà il mancato recepimento di suddette normative a livello locale, vedi ad esempio il decreto fibra ottica (DLgs 33/2016), che saranno necessarie per traghettare l’Italia verso questi cambiamenti nuove figure tecniche altamente specializzate che abbiano competenze tecniche trasversali e che siano da collegamento tra i diversi mondi dell’ingegneria (meccanico, elettrico e civile) a tutti i livelli (vedi anche operatori specializzati). Ho trovato, inoltre, interessante e approfondirò quanto prima le opportunità che le comunità energetiche potranno offrire a tutti i cittadini. Ho appreso che sarà sempre più necessario fare rete sia come aziende che come liberi professionisti per offrire sempre più servizi adeguati ai tempi che viviamo.
- Come reputa sia lo scenario degli edifici smart in connessione alla tecnologia e all’innovazione?
– Che cosa mi posso aspettare da un edificio in cui gli impianti in esso presenti sono gestiti in maniera integrata ed automatizzata, attraverso l’adozione di una infrastruttura di supervisione e controllo degli impianti stessi, al fine di massimizzare il risparmio energetico, in comfort e la sicurezza degli occupanti, e garantendo inoltre l’integrazione con il sistema elettrico di cui il building fa parte? Uno scenario in continua evoluzione e spero che questa evoluzione sia recepita dalla maggioranza degli italiani. Logicamente tutto dipenderà dai bisogni che si verranno a creare: penso ad esempio a tutti i cappotti (sistema passivo) che abbiamo realizzato negli edifici grazie al Super Bonus; a mio parere sarà necessario rendere quelle case “intelligenti” con ad esempio un controllo dei sistemi di aerazione e riscaldamento/raffrescamento, altrimenti il risparmio sulla spesa energetica che tutti si attenderanno sarà inferiore a quello previsto e con il paradossale rischio di creazione di muffe, ecc.