Le comunità energetiche più rilevanti d’Italia
La scorsa estate le Comunità Energetiche presenti in Italia effettivamente operative erano 35, 41 in progetto e 24 in via di costituzione, per un totale di 100 – quelle ufficialmente mappate da Legambiente, principalmente in Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Lombardia
Se sono oltre 3.500 i Comuni italiani che ad oggi utilizzano solo energia rinnovabile e la cui produzione elettrica da rinnovabili supera i fabbisogni delle famiglie residenti, secondo uno studio del Politecnico di Milano, entro 5 anni le Comunità Energetiche italiane arriveranno ad oltre 40mila e per circa 1,2 milioni di famiglie, 200 mila uffici e 10 mila PMI.
Le Comunità Energetiche più interessanti d’Italia
In Piemonte si sottolinea la presenza della collaborazione tra il Consorzio Pinerolo Energia e il politecnico di Torino che hanno realizzato nel capoluogo: vi partecipano utenti pubblici e privati che puntano all’utilizzo di energia 100% rinnovabile. Inoltre, sempre in Piemonte, con la firma Manifesto di Orta, ci si è mossi verso la prima comunità energetica di lago d’Italia, che vede la collaborazione di comuni affacciati sulle sponde del lago e comuni dell’entroterra.
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A Nord Est, grazie alla partnership tra Coldiretti Veneto e la società ForGreen, 514 aziende e utenti possessori di impianti che producono energia rinnovabile e hanno aderito ad “Energia Agricola a km 0”, la prima comunità energetica del Veneto.
Si chiama invece GECO ed è il piano di Comunità Energetica avviato in Emilia-Romagna nel 2019 e che comprende le aree localizzate a nord-est di Bologna, compreso il centro agroalimentare di Bologna Caab. Qui si elenca un sistema fotovoltaico da 200 kW, un sistema di storage e un impianto per gestire i rifiuti organici, mentre a Imola è nata la prima comunità energetica composta da imprese che producono, consumano e scambiano energia da fonti rinnovabili.
E se la Lombardia vanta la prima Comunità Energetica alpina che produce energia termica ed elettrica attraverso la gestione sostenibile dei boschi e delle foreste, entro il 2030, in tutta la regione saranno create fino a 6mila Comunità Energetiche capaci di incrementare la capacità fotovoltaica tra i 600 e i 1.300 MW.
Tra queste spicca il caso di Solisca, inaugurata a febbraio 2022 a Turano Lodigiano: capacità produttiva di 50.000 kWh all’anno di energia rinnovabile, la Comunità Energetica è gestita da una piattaforma digitale a cui sono collegati degli smart meters, così da registrare in tempo reale i dati di produzione e di consumo.
E in Europa?
A Saragozza c’è il Barrio Solar, progetto comunitario energetico che promuove l’autoconsumo condiviso di energia solare nelle aree urbane e al quale possono partecipare famiglie, negozi e attività a 500 metri da un impianto fotovoltaico che consiste in due installazioni fotovoltaiche da 50 kWp, ciascuna collocata in due padiglioni sportivi del Comune.
In Grecia oltre il 35% della popolazione si trova in una situazione di povertà energetica, ma qui sorge Electra energy, cooperativa sociale che ha come obiettivo supportare alla transizione verso un sistema energetico sostenibile e decentralizzato. Promuove l’autoconsumo collettivo e sta costruendo un impianto fotovoltaico che includerà almeno 50 famiglie.