Sanfratello (ANCE): “Superbonus 110% è un provvedimento storico, ma va prorogato”
Il Superbonus al 110% dovrebbe essere prorogato di altri 3 anni: lo sostiene ANCE che delinea i nei del provvedimento e come migliorarlo
È il momento delle decisioni e delle responsabilità, occorre cominciare a fare le cose che servono davvero. L’Italia ha un terreno fragile: ha pagato il prezzo dell’incuria e del degrado. Eppure un euro speso in prevenzione può farne risparmiare quattro nel riparare i danni subiti. È quindi prioritario intervenire con un grande piano di manutenzione del territorio e delle infrastrutture.
Questo l’appello alla politica e alle istituzioni del presidente Gabriele Buia nell’ambito dell’Assemblea pubblica Ance 2020, intitolata “Ri-generazione Italia”.
Per ANCE, dunque, le risorse del Recovery Fund dovranno servire anche a finanziare la rinascita di infrastrutture, città e territori ma in chiave di sviluppo sostenibile.
A dimostrazione di ciò, va detto, si pensi che occorrono anche “5 anni per aprire un cantiere da 5 milioni e 3 per avviare un’opera da 200mila euro”: in tal senso, la misura del superbonus del 110% inserito nel dl rilancio per favorire la messa in sicurezza e la riqualificazione energetica degli edifici, va abbinato ad una concreta politica urbana.
Sul tema Superbonus al 110% interviene Fabio Sanfratello, Vicepresidente ANCE con delega alla Tecnologia e all’Innovazione:
Gran parte del problema sta nell’iter che parte dalla richiesta del bonus fino alla sua operatività: ci sono lungaggini e blocchi decisionali che rendono il percorso di finanziamento del Superbonus ostico e poco veloce. Ad oggi si è partiti con la richiesta di interventi per il Sismabonus che però, essendo particolarmente lunghi per definizione nella loro realizzazione, diventano impossibili da concretizzare in un solo anno di tempo.
Questo rischia di spaventare il richiedente: per questo motivo, stiamo premendo affinché Ecobonus e Bonus Facciate possano essere sì prorogati, ma per più di un anno. Si tratta di un provvedimento storico e molto vantaggioso per tutta la filiera, nonché utile soprattutto se da intendersi a lunga durata. Solo così le nostre città possono essere rigenerate, proprio partendo dai singoli edifici che le vanno a comporre. Bisogna dare priorità e ascoltare tutte le parti, dalle associazioni, alle imprese e ai privati.
Sanfratello conclude affermando che, “nell’ottica di un miglioramento globale per tutti“, è bene affidarsi unicamente ad imprese e realtà consolidate in ambito efficientamento energetico: “Solo così il privato richiedente potrà avere la certezza della qualità della realizzazione e del rispetto delle normative“.