Giovanni Esposito confermato alla guida dei Periti Industriali
Giovanni Esposito confermato ai vertici del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati per il quinquennio 2024-2029.
Il nuovo Presidente è stato nominato oggi, 23 gennaio, nel corso della cerimonia presso il Ministero della Giustizia durante la quale si è insediato il nuovo Consiglio Nazionale rinnovato con le elezioni di ottobre 2023. A presenziare alla cerimonia Francesco Paolo Sisto, Vice Ministro della Giustizia con delega alle Professioni, che ha evidenziato come la Categoria dei Periti Industriali, con l’innalzamento del titolo di studio per l’accesso all’Albo – da diploma a laurea – ha compiuto un passo ulteriore per il riconoscimento della professione. Per il Viceministro, infatti, i Periti Industriali sono la Categoria che meglio ha saputo adeguarsi ai nuovi scenari della professione grazie alle riforme innescate: dall’innalzamento del titolo al riordino delle sezioni di specializzazione, fino ad arrivare al sistema delle lauree abilitanti.
La Presidenza del nuovo CNPI risulta quindi composta dal Vicepresidente Vicario Amos Giardino (Torino), dal Vicepresidente Antonio Perra (Cagliari), e dal Consigliere Segretario Sergio Comisso (Udine). Gli altri componenti del Consiglio Nazionale sono: Antonio Daniele Barattin (Belluno), Mario Bracaglia (Frosinone), Stefano Cervi (Reggio Emilia), Luca Fedele (Roma), Rosario Morabito (Reggio Calabria), Vanore Orlandotti (Cremona), Giovanna Maria Roma (Messina).
Giovanni Esposito, Perito Industriale diplomato con specializzazione in informatica e laureato triennale in edilizia, nato a Napoli, è iscritto all’Albo dal 1981. Libero professionista, con un ruolo attivo nella categoria sin dal 2004, anno a partire dal quale è entrato nella dirigenza dell’ordine dei Periti Industriali di Napoli come vicepresidente per due mandati consecutivi. Dal 2008, arriva poi l’elezione al Consiglio Nazionale, dove ha assunto la carica di Consigliere e poi di Consigliere Segretario fino al 2018. Poi la nuova nomina nel quinquiennio successivo prima come Consigliere, in seguito dal 2020 come Presidente nazionale e ora la conferma ai vertici dell’attuale Consiglio Nazionale.
“Voglio innanzitutto esprimere la mia gratitudine a tutti quei colleghi che hanno dato fiducia alla nuova squadra, appoggiandone idee e obiettivi” ha dichiarato Esposito. Una governance con molte conferme rispetto al precedente mandato, “perché il lavoro da fare sarà in continuità con il passato” ha precisato il numero uno di categoria, ma anche con diverse novità, compresa la presenza di una donna che, ha aggiunto, “abbiamo fortemente voluto e ottenuto grazie alla modifica del nostro Regolamento finalizzato ad incentivare un maggiore equilibrio di genere nel rispetto dell’articolo 51 della Costituzione e, soprattutto, ad assecondare i principi contenuti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. “In questi ultimi anni abbiamo raggiunto molti risultati, per nulla scontati, ed è da quelli che ripartiremo per valorizzare il ruolo e la figura del Perito Industriale in tutte le sue specializzazioni e peculiarità che rendono questa professione unica nel suo genere. Quindi la riforma dei nostri ordinamenti professionali già in atto, a partire dalle ultime necessarie modifiche al sistema formativo, è una delle priorità. Si tratta di un riordino indispensabile non tanto per questa categoria, ma per l’intero Paese che chiede sempre di più tecnici qualificati e preparati al meglio per assecondare il processo di innovazione in atto. Proseguiremo in questo senso nel lavoro di sinergia e di condivisione fatto all’interno della Rete delle Professioni Tecniche con cui abbiamo costruito anche diverse iniziative finalizzate a mostrare quanto questo comparto possa essere strategico per gli obiettivi sfidanti che ci siamo posti all’interno dell’Agenda ONU 2030. Dunque, le sfide sono molte, ma sono sicuro che sapremo affrontarle al meglio con la forza delle idee e la voglia di portare la categoria a continuare a crescere e a rappresentare un polo tecnico d’eccellenza per il sistema Paese”, ha infine concluso.