Digital Bonus per la fibra negli edifici, una buona idea mal costruita

18 Dicembre 2020 Luca Baldin


Un emendamento alla Legge di Bilancio introduce un bonus fiscale per accelerare il processo di aggiornamento degli impianti di telecomunicazioni negli edifici esistenti, ma finisce per tracciare un sistema “schizofrenico”, che non tiene conto della normativa esistente. Eppure ottenere lo scopo sarebbe abbastanza semplice.

Si fa strada l’idea, contenuta in un emendamento alla Legge di Bilancio 2021, di un bonus fiscale che nasce con le migliori intenzioni, ossia accelerare l’infrastrutturazione in fibra ottica degli edifici esistenti, ma finisce per creare un sistema “schizofrenico”, che non tiene conto delle normative già esistenti.

L’emendamento, di cui si sta discutendo molto in questi ultimi giorni tra presunte bocciature e previsti ripescaggi, nella redazione licenziata dalla Commissione andrebbe ad inserire di fatto un nuovo articolo al testo di Legge, il 12 bis, denominato “Digital Bonus”, articolato in 6 commi. Più o meno equivocando, alcuni articoli comparsi lasciavano intendere che si intendesse estendere la validità del noto Ecobonus 110% ai lavori di adeguamento e rinnovamento degli impianti verticali di telecomunicazione degli edifici, inserendoli tra quelli “trainati”. In realtà, a ben leggere l’articolato dell’emendamento, per ora non si tratta di questo, e l’equivoco probabilmente è sorto dal fatto che si adotta analogamente all’Ecobonus la percentuale “magica” del 110%.

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Luca Baldin

Project Manager di Pentastudio e della piattaforma di informazione e marketing Smart Building Italia. È event manager della Fiera Smart Building Expo di Milano e Smart Building Levante di Bari. Dirige la rivista Smart Building Italia.