Gli NZEB nel parco edilizio certificato

19 Dicembre 2023 Dario Ridolfi


Il D.Lgs 48/2020 ha integrato nella legislazione nazionale relativa all’efficienza energetica in edilizia le Direttive europee in materia di edifici NZEB (Nearly Zero Energy Building – NZEB).

Il concetto di NZEB è di edificio molto performante, con fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo e con una spiccata autoproduzione energetica in rinnovabile, in situ, per la copertura delle richieste energetiche dell’edificio.
Come definito dal D.M 26/06/2015 (che recepisci la Direttiva 2010/31/EU), dal 1° gennaio 2021 sono imposti nuovi e stringenti limiti sulle prestazioni minime degli edifici oggetto di nuova costruzione o ristrutturazione importanti di primo livello (con alcune deroghe).

Le disposizioni riguardano sia l’involucro che il lato impiantistico, su quest’ultimo è prevista una maggiore copertura dei fabbisogni energetici per il riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria (almeno il 60%) è una superficie fotovoltaica minima che dipende dalla superficie dell’abitazione maggiore rispetto agli obblighi degli anni precedenti.
Il tutto si traduce in una classe energetica alta, tendenzialmente nelle categoria da A1 ad A4, che sono il presupposto per ricadere nell’NZEB.

Gli APE classificati come NZEB in Italia

Dall’analisi dei dati relativi all’evoluzione delle certificazioni in Italia (inserire link articolo precedente) è possibile fare un approfondimento sugli NZEB.
Che è importante notare presenta degli elementi di incertezza che incidono sull’analisi, ad esempio è opportuno segnalare che l’APE si può riferire alla singola unità all’interno di un edificio plurimo mentre l’NZEB si riferisce all’intero edificio, come anche altri aspetti di frammentarietà dei dati che non permettono un’analisi esaustiva.
Dalle stime risultano emessi nel periodo 2015-2022 circa 17.000 APE con caratteristiche NZEB, meno dell’1% del campione totale.
Si registra una crescita progressiva annuale degli edifici NZEB, in linea con gli obblighi per le nuove costruzioni (che implicitamente prevedono che l’edificio sia necessariamente efficiente e dotato di rinnovabili).
Solo nel 2022 sono stati emessi circa metà degli APE con caratteristiche NZEB rispetto ai 6 anni precedenti, ma la percentuale rispetto al totale è ancora poco significativa.

Distribuzione territoriale degli APE classificati come NZEB

Le regioni nelle quali risulta un’incidenza percentuale maggiore di APE con spunta NZEB sono l’Emilia-Romagna (26,7%), la Puglia (20,2%) e la Lombardia (16,8%).
Ma è fondamentale considerare che deve essere tenuto conto della completezza del campione complessivo, dalla non esaustività di alcuni dati territoriali e di altre specificità.

Rispetto alle zone climatiche introdotte dal DPR 412/1993 la maggiore rappresentatività NZEB si ha nella zona climatica E (circa 55%), seguita da D e C (circa il 20%). Le incidenze più basse si notano nelle due zone climatiche B e F, che rispettivamente presentano percentuali di circa il 2,2%.

In Italia ci sono due comuni che ricadono in zona climatica A e in entrambi non si registrano APE NZEB.
Motivazione della redazione degli APE classificati come NZEB
La destinazione d’uso residenziale degli edifici con APE NZEB risulta pesare per oltre il 95% sul totale.
Considerando gli obblighi legati alle nuove costruzioni e agli edifici esistenti sottoposti a ristrutturazioni di primo livello, è immediato che queste categorie di intervento per cui è richiesto l’APE rilevino il maggior numero di NZEB.

Il 70% del patrimonio edilizio con APE NZEB è di nuova costruzione, il 15,6% è dovuto a interventi di ristrutturazione importante, circa il 7% è relativo a passaggi di proprietà, il 3,2% fa riferimento alla riqualificazione energetica e lo 0,6% è dato da locazioni; la voce “altro” incide per il 4,2%.

Dario Ridolfi

Dal 2013 ha avuto modo di collaborare con associazioni di categoria, enti di formazione e accentratori del settore impiantistico per gli aspetti inerenti la formazione e la consulenza specifica legata a tematiche di natura legislativa di settore, con particolare riguardo ai meccanismi incentivanti. Si occupa in prevalenza di formazione, ma anche di supporto su alcuni aspetti tecnici specifici indirizzata a installatori e impiantisti, ha scritto articoli e testi tecnici. Ha svolto in passato anche formazione accreditata con gli ordini professionali.