Il rapporto Annuale sull’efficienza energetica 2024

17 Febbraio 2025 Dario Ridolfi


Il rapporto Annuale sull’efficienza energetica 2024, redatto da ENEA e pubblicato il 18 dicembre 2024, analizza lo stato e l’evoluzione dell’attuazione delle misure per l’efficienza energetica a livello nazionale, valutando le performance rispetto ai risultati ottenuti nel 2023 a livello di politiche e di strumenti attuativi.

Dallo studio emerge che nei primi 9 mesi del 2024 i consumi energetici sono stimati in lieve aumento rispetto allo stesso periodo del 2023.
Negli ultimi 20 anni i consumi energetici nazionali hanno registrato un aumento delle rinnovabili che coprono circa il 20% dei fabbisogni nazionali ed una relativa diminuzione delle fossili, che ancora però assumono un peso considerevole, di circa l’80% del totale. Di seguito un estratto del rapporto a riguardo.
Il gas naturale è ancora il principale vettore energetico con una quota di poco inferiore al 40% del totale.

Il raggiungimento degli obbiettivi nazionali termite i meccanismi incentivanti

I meccanismi incentivanti per l’efficienza energetica sono concepiti per favorire il raggiungimento di specifici obbiettivi, per uniformare e quantificare il risparmio conseguito viene usata come unità di misura il Mtep/anno, cioè il Milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, il contributo di ogni meccanismo è stato il seguente.

Per i Certificati Bianchi i risparmi energetici conseguiti (energia primaria, Mtep/anno), periodo 2005-2023 sono stati pari a 6,2 Mtep/anno, ma negli ultimi anni il valore si è molto ridimensionato, solo nel 2023.

Le detrazioni fiscali solo nel 2023 hanno comportato circa 2 Mtep/anno di risparmi energetici, mentre il conto termico solo 0,245 Mtep/anno, come dettagliato maggiormente nella seguente tabella,

L’efficienza energetica e il mercato immobiliare

Dall’analisi dei dati del 2023, emerge un quadro ancora dominato dai edifici con bassa efficienza energetica.

Gli immobili di classe energetica E, F e G rappresentano infatti la maggioranza in tutte le tipologie, con il 72% per i monolocali e il 63% per le villette a schiera.

Sono notevole le differenze territoriali: in periferia l’83% degli immobili venduti rientra nelle classi E, F e G. Mentre nelle aree più esclusive il 45% degli immobili appartiene alle classi A e B.

Le nuove costruzioni sono caratterizzate invece da classi energetiche alte

 

Dario Ridolfi

Dal 2013 ha avuto modo di collaborare con associazioni di categoria, enti di formazione e accentratori del settore impiantistico per gli aspetti inerenti la formazione e la consulenza specifica legata a tematiche di natura legislativa di settore, con particolare riguardo ai meccanismi incentivanti. Si occupa in prevalenza di formazione, ma anche di supporto su alcuni aspetti tecnici specifici indirizzata a installatori e impiantisti, ha scritto articoli e testi tecnici. Ha svolto in passato anche formazione accreditata con gli ordini professionali.